Formula 1 | Fernando Alonso, tempo di riflessioni in questa tranquilla estate
Ad eccezione di Vettel, Gutierrez e Buemi, impegnati rispettivamente a Fiorano e al Mugello per i test sulle Pirelli 2017, il lunedì successivo al Gran Premio di Germania ha segnato per tutti i piloti l’inizio della pausa estiva. Tutta la griglia di partenza della Formula 1, che si tratti di piloti o addetti ai lavori, ha a sua disposizione tre settimane per riposarsi, dedicarsi alla famiglia e ricaricare le batterie in previsione della seconda e ultima parte di stagione che prenderà il via a fine agosto, sul tracciato di Spa-Francorchamps. Esattamente come a ogni anno la sosta estiva rappresenta anche il momento giusto per fare dei bilanci.
Se tra i promossi troviamo senza alcun dubbio Lewis Hamilton, che nel mese di luglio ha vinto quattro gare sulle quattro disponibili, sorpassando il compagno Nico Rosberg nel Mondiale Piloti con un vantaggio di 19 punti, la Ferrari è stata messa dietro la lavagna. Il Cavallino Rampante è stato rimandato a settembre: la Rossa, terza nel Mondiale Costruttori a 173 punti dalla Mercedes, proprio ad Hockenheim è stata scavalcata anche dalla Red Bull che dal GP di Spagna, grazie a una serie positiva di risultati, è riuscita prima a mettersi in coda alla Ferrari e successivamente a superarla.
Tra i piloti che potranno sicuramente ritagliarsi qualche momento di rilassamento in queste tre settimane di stop c’è anche Fernando Alonso che con la sua McLaren si trova in una situazione del tutto differente da quella di appena un anno fa. Dopo dodici Gran Premi disputati il driver di Oviedo ha 24 punti al suo attivo, un netto miglioramento se si pensa che a termine 2015, dopo la bellezza di 19 gare, aveva appena 11 punti totali. Anche se il lavoro che deve ancora affrontare la McLaren è lungo, i progressi ad ora ci sono stati e sono stati notevoli, tanté che il team britannico è stato quello che ha avuto il miglioramento più evidente paragonando il biennio 2015/2016. La McLaren è passata dal chiudere ogni gara da doppiata, a lottare per la zona punti in nemmeno 365 giorni. La sensazione è che la strada presa sia quella giusta ma il cammino è ancora lungo e, soprattutto, pieno di insidie se si tiene conto che la Formula 1 il prossimo anno affronterà una stagione ricca di modifiche regolamentari.
Nella stagione 2015 Fernando Alonso, dopo 12 GP, aveva portato a termine appena 6 gare andando a punti in due occasioni mentre quest’anno, se si esclude il GP del Bahrain al quale non ha preso parte per un infortunio, lo spagnolo ha visto la bandiera a scacchi in otto occasioni, finendo tre volte a punti, e sempre in posizioni considerevoli della top ten. In casa Honda c’è tutta la voglia di dare una mano alla McLaren a progredire continuando a sviluppare la power unit, anche in previsione della stagione 2017. Nella factory di Sakura infatti, proprio nella speranza di macinare terreno per avvicinarsi a Renault e Ferrari, si era pronti ad affrontare turnazioni del personale di 24 ore su 24 per essere costantemente operativi. Del resto la Honda è il motorista che ha ancora il più alto numero di gettoni di sviluppo da utilizzare sulla propria power unit.
Eppure il grande dubbio è un altro. Che cosa accadrà nel 2017? Cosa ne sarà di Fernando Alonso se la McLaren non riuscirà a recuperare in velocità e la performance non sarà sufficiente per diventare una seria contendente al titolo? Lo spagnolo in più di un’occasione non ha nascosto che se le cose in Formula 1 non gli piacessero più potrebbe anche cambiare aria, e sicuramente un ennesimo anno di patimento in McLaren potrebbero anche accelerare il processo. L’obiettivo di Fernando Alonso è di vincere il terzo Mondiale in Formula 1 prima di lasciare la Categoria e le aspettative della McLaren per il 2017 sono parecchio alte. Il rischio è che possa accadere ciò che abbiamo visto quest’anno in Ferrari. L’imperativo è non bruciarsi sperando che il team di Woking congiuntamente con la Honda trovi definitivamente il bandolo della matassa in questo caldo e pazzo mese di agosto.