Ferrari, riecco la lotta iridata: si può ancora sperare?

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Credits: Scuderia Ferrari Twitter

Rieccoci nel weekend di gara! Tuttavia, dopo l’inizio speranzoso, la fine del campionato potrebbe deludere i tifosi italiani e non…

Dopo la pausa estiva, che per gli appassionati sarà stata più lunga che mai, la Formula 1 è pronta per tornare in pista. Lo farà a SPA, in occasione del Gran Premio del Belgio, teatro della prima vittoria di Charles Leclerc, pilota che sta tentando di riportare il titolo in Ferrari. E lo sta facendo tra mille difficoltà, rappresentate da problemi di affidabilità e clamorosi errori di strategia, che hanno mandato in fumo la potenza della F1-75, monoposto che sta raccogliendo molto meno rispetto al potenziale.

Classifiche alla mano, il confronto sembrerebbe impietoso. Max Verstappen è al comando con 258 punti, frutto di 8 vittorie e 10 podi. Il monegasco della Rossa insegue a 178 punti, distaccato di 80 lunghezze. Il bilancio del #16 è di 3 vittorie e 5 podi. Solo il dato delle pole position, ben 7 su 13 gare, rende giustizia al progetto di Maranello. Il campione del mondo uscente, ad esempio, ha firmato solo tre giri veloci nel Q3. Quando sono nove le tappe mondiali rimaste, si può pensare che il titolo piloti 2022 non si muoverà da Milton Keynes.

Anzi, i bibitari potrebbero fare doppietta, tornando a mettere le mani sul titolo costruttori, trofeo che Red Bull non è stata in grado di sottrarre a Mercedes lo scorso anno. Gli uomini di Christian Horner comandano la classifica con 431 punti, con 97 di vantaggio su Ferrari. Peraltro, Binotto e company farebbero bene a tenere d’occhio la Mercedes, che insegue con un ritardo di soli 30 punti.

FERRARI E L’OPPORTUNITÀ EUROPEA

Adesso per il Cavallino Rampante non è più il momento di rimuginare sulle scelte sbagliate, ma di pensare solamente a come capitalizzare il bottino delle prossime tappe. Fino a quando la matematica non condannerà Charles Leclerc, team e tifosi potranno lecitamente sognare il titolo.

La Formula 1 ritornerà in pista con una tripletta europea tra SPA, Zandvoort e Monza. Per la Ferrari si tratta dell’ultima chiamata possibile. Nel caso la Rossa riuscisse a fare bottino pieno, magari grazie alle energie ricaricate nel corso della pausa estiva, la posizione di Verstappen potrebbe essere assaltata. Penalità permettendo…

Non bisogna dimenticare che la F1-75 è l’unica monoposto che si è dimostrata capace di adattarsi a tutte le piste, solamente una scellerata gestione delle strategie ha mandato in fumo il vantaggio acquisito durante la fase di progettazione. Al netto dei DNF per i problemi alla power unit e dei due gravi errori commessi dal monegasco.

SOLIDE BASI PER IL FUTURO

Non bisogna dimenticare che Red Bull e Verstappen sono stati gli unici, Nico Rosberg a parte, in grado di sconfiggere il Lewis Hamilton dell’era ibrida. Dunque, era scontato che il #1 partisse con i favori del pronostico, nonostante la rivoluzione regolamentare.

La Ferrari, come anzidetto, ha sfoderato una power unit molto potente, seppur fragile. Ma sulla fragilità ci si può lavorare, a differenza della ricerca delle prestazioni, anche alla luce del prossimo congelamento delle unità di potenza. Gli uomini di Maranello, nel caso i titoli andassero a Milton Keynes, potranno dormire sonni sereni in vista del 2023. E ciò non era scontato dopo la completa debacle del 2020.

Resta da capire come migliorare la questione delle strategie, vero tallone d’Achille della Ferrari targata effetto suolo. Ma siamo sicuri che la dirigenza ferrarista saprà correre ai ripari in vista del prossimo campionato. Perché errare è umano, ma perseverare…