Ferrari, Red Bull e Mercedes, cosa ci dice l’inizio di stagione?

Ferrari, Red Bull e Mercedes, cosa dice l'inizio di stagione?

Credits: MediaCenter Ferrari

Dopo la tappa australiana la Formula 1 entra nel vivo. Ma quanto accaduto fino ad adesso un suo peso lo ha, ed allora come considerare Ferrari, Red Bull e Mercedes?

Tirare fuori una sorta di gerarchia fra le forze in campo dopo i primi tre appuntamenti è complicato. Per non dire anche sbagliato con all’orizzonte un calendario di ventidue o ventitré gare dove gli sviluppi potrebbero ribaltare i pronostici d’oggi. Tuttavia si possono cominciare a fare delle considerazioni sulla base di quanto visto in Bahrain, a Jeddah ed a Melbourne. Ferrari, Red Bull e poi Mercedes dove le mettiamo?

LA LOTTA AL TITOLO È UNA QUESTIONE DI… AFFIDABILITÀ

Partendo dalla leader del campionato la prima cosa da dire è che non poteva esserci inizio di stagione migliore. Dopo due anni nell’ombra, la Ferrari si riprende il posto in cima alle classifiche mettendo in pista la monoposto migliore in quest’inizio di stagione. In performance il livello fra la F1-75 e la RB18 è molto simile, ma a far un’enorme differenza attualmente è la questione affidabilità.

Nelle prime uscite la Red Bull si trova già con tre zeri, due dei quali proprio con la monoposto di Max Verstappen. Troppa poca benzina a Sakhir, e poi ieri un problema al sistema di alimentazione che ha fermato il campione del mondo in carica che di punti fino ad adesso ne ha raccolti appena venticinque. Se si vuole lottare per il mondiale certe cose non possono accadere. Siamo già lontanissimi. Non voglio nemmeno pensare al titolo in questo momento, ora è più importante pensare a finire le gare.

Come dargli torto?! Nel caso australiano tolte le occasioni di partenza o ripartenza non è stato possibile per quelli di Milton Keynes gareggiare contro la Rossa. Ma il secondo posto non era mai stato in discussione fino al grattacapo tecnico. L’anno scorso l’olandese non si era mai trovato a doversi ritirare se non per incidenti, ed ora sono già due ritiri su tre Gran Premi. Guardando alla classifica, oltre al distacco con Charles Leclerc (71 p.), la dice molto il fatto che sia solo sesto dietro pure alle due Mercedes.

MERCEDES, CHE TI È CAPITATO?

Non commettiamo errori, erano state le parole di Lewis Hamilton ai test di Barcellona. Una convinzione che si è scontrata inevitabilmente con la realtà di una W13 che oggi non è in grado di battagliare per vincere. Ciononostante la squadra di Brackley ha raccolto di più di quello che potevano prevedere approfittando dei ritiri dei rivali. Ed è così che la Mercedes si scopre seconda in classifica piloti (con George Russell – 37 p.) e in quella costruttori (65 p.).

Si parla di una squadra negli negli otto anni passati ha collezionato altrettanti titoli consecutivi. Motivo per cui gli uomini capitanati da Toto Wolff non si stanno dando per vinti. In Australia la performance è stata maggiormente positiva; ma più che merito della Mercedes forse è stata la Red Bull a non tenere il passo (come suggeriscono le dichiarazioni di Sergio Perez in cui si è lamentato dei cambiamenti d’assetto attuati fra il venerdì e il sabato).

LA CHIAVE DI VOLTA: LO SVILUPPO

Da qui in avanti la differenza la faranno gli sviluppi, e particolarmente significativi saranno quelli che le squadre porteranno fra Imola e Barcellona. Per la W13 ci sono da risolvere le numerose problematiche che attualmente la stanno attanagliando, solo una volta risolte si capirà se il progetto è sbagliato o meno. Ed il tutto va fatto anche con una certa fretta perché se fra un mese la situazione rimarrà la stessa il rischio di dover sacrificare la stagione si farà più concreto.

Per la RB18 invece è già stato annunciando un pacchetto d’aggiornamenti volto a diminuire in modo importante il peso della vettura, fra le più pesanti della griglia. Ma ora si apre un tema ancora più grande inerente ad un’affidabilità che manca, ed a cui occorre necessariamente trovare una soluzione.

E per la F1-75? A dirla lunga in questo caso è il fatto che ci si trova ancora davanti a quella stessa monoposto che ha debuttato in Catalogna. Ma presto arriverà anche per quelli di Maranello il momento di sviluppare la macchina. Già lo scorso venerdì la Ferrari ha provato un fondo con un nuovo diffusore in ottica futura, ma solo dalle prossime settimane ci saranno delle novità che verranno definitivamente confermate. Circostanza su cui ci sono e ci saranno molti occhi puntati.