Ferrari in caduta libera: il caos la fa da padrone?

Ferrari caos

© Scuderia Ferrari Media

La Ferrari sta brancolando nel buio e a farla da padrone è il caos, sia in pista, che ai box. Tra una SF-23 difficile da guidare e un muretto alla deriva, la Rossa deve ancora capire bene quali siano i veri problemi

Si è rivelato un inizio di stagione inimmaginabile per la squadra del Cavallino Rampante. Le attese non si sono limitate a tradire le aspettative, le hanno proprio disintegrate. Se in un primo momento, sembrava che Ferrari dovesse ancora un volta accontentarsi del ruolo di seconda forza del Campionato, dopo gli ultimi Gran Premi questo obiettivo rimane a tratti utopico. E quindi, cosa sta succedendo in casa della Rossa? Difficile dare una risposta, dal momento che anche i vertici non sanno rispondere. Quello che emerge è comunque una Ferrari immersa nel caos.

L’ultima grande delusione è stato sicuramente il GP di Spagna. La Ferrari ci arrivava con grandi aspettative, subito smentite dalle prestazioni della monoposto in pista. E’ stato un sabato spagnolo dalle due facce per Leclerc e Sainz. Il primo ha definito la vettura “inguidabile”, soprattutto nelle curve a sinistra, dopo essere stato eliminato nel Q1 delle qualifiche. Lo spagnolo è stato autore di una buona qualifica, piazzando la monoposto in seconda posizione, ma concludendo la gara in quinta. Nulla da recriminare a Sainz, che più di così non avrebbe potuto fare.

Non è solo la vettura ad avere problemi

Sebbene la squadra abbia portato importanti cambiamenti a Barcellona, con l’introduzione delle pance in stile Red Bull, per gli addetti ai lavori, i problemi sarebbero anche all’interno del team. In merito a ciò, Ralf Schumacher afferma: “Il problema più grande è la Ferrari stessa. Vasseur stesso sembra sconcertato. Il suo focus principale al momento è capire dove risiede il vero problema. Il tallone d’Achille principale rimane ancora il degrado gomme. A questo si aggiunge una Ferrari che a causa di ciò, in gara è decisamente troppo lenta“.

A Maranello si sta vivendo un momento di transizione, con la squadra che sta negoziando l’uscita di Laurent Mekies, pronto a diventare il nuovo Team Principal di AlphaTauri. Vasseur si sta muovendo dietro le quinte per cercare di migliorare la squadra con nuovi innesti. Per questo, Schumacher sostiene che per la Ferrari potrebbe già essere arrivato il momento di dover rinunciare a competere per il resto della stagione e l’inizio della prossima, con l’ottica di buttarsi a capofitto sull’analisi della SF-23.

E’ già tempo di voltare pagina in casa Ferrari?

Il periodo di caos che sta vivendo la Ferrari non è da additare a fattori esterni, quanto a problemi interni al team di Maranello. La scuderia non sembra vedere ancora la luce in fondo al tunnel. Luce, invece, che forse hanno cominciato a vedere gli avversari della Mercedes, dopo una brillante prestazione nel GP di Spagna. Il team di Brackley è abituato a vincere e può contare, forse, sulla miglior coppia della griglia. Sembrerebbero essere le frecce d’argento le uniche davvero in lotta per diventare la seconda forza. L’Aston Martin rimane un’incognita, forse ancora troppo Alonso-dipendente.

La Ferrari ora si trova di fronte a un bivio: continuare a lottare per questa stagione, oppure voltare pagina e pensare già in ottica 2024. Basti pensare come a parità di gran premi con l’anno scorso, il Cavallino Rampante si ritrovi con novantanove punti in meno. Certo è che se così fosse, si prospettano fine settimana di gara da incubo per piloti, addetti ai lavori e Tifosi.

Ma forse è necessario farlo per il bene stesso della Ferrari e della SF-23, che ora più che mai avrebbe bisogno di essere smontata e analizzata con estrema pazienza. Il problema fondamentale è che pazienza e Formula 1 non potrebbero essere termini più agli antipodi per un team che corre nella massima categoria automobilistica.

Anche i vertici della Rossa sono preoccupati. Per rincuorare i Tifosi, l’amministratore delegato Benedetto Vigna ha utilizzato un termine giapponese: “Nana korobi ya oki“, che significa: “Cadere sette volte, rialzarsi otto“. E infine conclude: “La situazione non è delle più semplici. Solo con il duro lavoro, la determinazione e la passione ci si può rialzare dalle cadute“.