Credits: Ferrari Press Area

Tante volte, anche sotto la gestione Binotto, si è parlato del ruolo dei due piloti. Ferrari, a differenza per esempio di Red Bull, ha sempre impartito un trattamento di pari livello per i suoi piloti, nel bene e nel male. E anche con Frederic Vasseur, questa filosofia non cambierà. Almeno, non inizialmente. Sainz e Leclerc si giocheranno alla pari le loro carte.

Che presentazione quella della SF-23! Sicuramente la più intrattenente ed interessante di tutte quelle viste finora – rimane solo Alpine da presentare. Monoposto che rimane fedele al concept mostrato con la Ferrari F1-75, ma che chiaramente ne è una evoluzione. Evoluzione, agli occhi di molti, che sembrerebbe essere di buon auspicio. Che possa, questo 2023, davvero essere l‘anno giusto per lottare concretamente al titolo?

Non affrettiamoci nelle conclusioni, anche perché ricordiamoci che Red Bull non ha presentato la sua vera monoposto 2023. Non sappiamo ancora cosa ha in serbo il team dei bibitari, che hanno si fatto un super evento di presentazione, ma come loro solito si sono nascosti, e non ci faranno vedere niente, almeno non prima dei test in Bahrain previsti per settimana prossima.

Lo shakedown di 15 km che Ferrari ha fatto il giorno stesso della presentazione davanti a tanti suoi tifosi, sia quelli presenti sulla gradinata, che coloro appostati tutt’intorno alla pista di Fiorano, ha dato la possibilità ad entrambi i piloti di assaggiare e testare la nuova vettura.

Curioso è stato il metodo per decretare chi dei due fosse il primo a salirne a bordo: una monetina, con due facce, una ritraente il numero 16, l’altra il 55. Pari possibilità, nessun favoreggiamento. Subito ad indicare il trend che si vuole dare a questa stagione. Il ruolo da prima guida va meritato, su pista, con i risultati. Nessuno parte avvantaggiato. E così come spesso faceva anche Binotto, pure Vasseur ha subito voluto rimarcare l’importanza del team, che prevale su quella del singolo pilota.

Leclerc: “Condivido questa filosofia”

Nonostante la scorsa stagione si sia conclusa con Leclerc al secondo posto nel mondiale, questo non gli garantisce in automatico una posizione privilegiata rispetto a Sainz. Certo, i passati risultati, 15-7 in qualifica a favore del monegasco ,e le tre vittorie ad uno del 2022, ci fanno pensare che effettivcamente Leclerc sia il più talentuoso e propoenso a lottare per un ipotetico mondiale.

Ma questa è una nuova stagione. Si parte tutti da zero. E che possa dunque vincere il migliore. “Concordo appieno con questa filosofia” – ha detto Leclerc nel giorno della presentazione alla testata spagnola MundoDeportivo.

E’ giusto che io e Carlos siamo motivati al massimo, e che ci spingiamo l’un con l’altro a fare sempre meglio. Nessuno vuole essere secondo. E chiaro, poi, che se ad un certo punto della stagione uno di noi è in lotta per il titolo e l’altro molto più indietro, il team prenderà le giuste decisioni. Il tutto sempre per il bene del team.

Io e Carlos abbiamo una bellissima relazione d’amicizia. Ci troviamo molto bene, abbiamo molte passioni in comune. Certo, siamo anche molto competitivi, ma in questo sport e impossibile non esserlo.

Negli anni Ferrari ci ha abituato ad essere un po’ in difficoltà nel prendere questo tipo di decisioni. Mai incisivi, sempre poco chiari anche con gli stessi piltoi, sul da farsi. Anche in tempi recenti con Vettel e Raikkonen (vedi Monza 2018). Vasseur, quindi, sarà chiamato, anche da questo punto di vista, a prendere in mano la situazione e rimettere ordine, cercando di cambiare trend e portare più serenità all’interno del team nei momenti critici. Riusicrà nell’intento di riportare il titolo a Maranello?