Ecco perchè non ci dimenticheremo mai di Vettel

Vettel dimenticheremo

Credits: Scuderia Ferrari Press Area

Sebastian Vettel dice addio alla Formula 1, ma difficilmente lo dimenticheremo

Quattro volte campione del mondo, ex pilota Ferrari e pilota più amato in griglia. Sebastian Vettel ha deciso ufficialmente di uscire di scena e di ritirarsi dalla Formula 1 alla fine della stagione 2022. Lo ha annunciato oggi sul suo profilo Instagram ufficiale, creato appositamente per l’occasione. Dicendo addio a Vettel, diciamo addio ad un pezzo fondamentale di storia della Formula 1. Vettel ha lasciato un’impronta epocale nella categoria massima del motorsport e nonostante alti e bassi difficilmente lo dimenticheremo.

La fama e la fame di vittoria

Le capacità di Vettel come pilota sono indubbie. Non si diventa quattro volte campione del mondo per caso dopotutto. Vettel si è laureato campione per quattro volte consecutive con Red Bull tra il 2010 ed il 2013 ed è al momento il terzo pilota per vittorie dietro Hamilton e Schumacher. Epocale e d’impatto è l’immagine del tedesco in ginocchio davanti alla sua monoposto targata Red Bull mentre si prostra alla vettura che lo ha reso uno dei migliori piloti di sempre. A distanza di anni, Vettel è ancora in grado di regalare perle: dai suoi video per Aston Martin in cui sfoggia una guida eccezionale derapando con auto storiche, all’incredibile ripresa a Baku 2022 dopo essere andato lungo in una curva. Con una manovra magistrale ha riportato l’auto in pista in, letteralmente, meno di un secondo.

Dalla vetta al tracollo, nel dubbio 5 secondi di penalità a Vettel

Non è solo Red Bull il nome scolpito sulla sua fronte. Vettel nel 2015 entra in Ferrari. Quando si parlerà in futuro di Vettel, non dimenticheremo il sogno di vincere per il Cavallino. Ben presto quel sogno diventò agonia. In realtà il 2015 è un buon anno e nonostante tutto chiude il campionato in terza posizione. Più volte ripreso dai Tifosi e dagli avversari per via del suo comportamento a volte definito arrogante, anche il box Ferrari comincia a remargli contro favorendo il neo arrivato Leclerc. Gli anni passano ma i risultati non arrivano mentre si accumulano vicissitudini a dir poco memorabili. Fra tutte, nel 2017 Vettel affianca e tira una ruotata ad Hamilton accusandolo di aver rallentato in regime di safety car per ostacolarlo. Da qui nasce una polemica infinita che arriva quasi a bollarlo come antisportivo.

Nel 2018 Vettel in parole povere “butta via” il campionato per un errore a Hockenheim che lo costringe al ritiro. Anche quest’anno il trionfo che sembrava realizzabile sfuma nel nulla. Nel 2019 Vettel vince il GP del Canada ma a causa di un piccolo taglio nell’erba gli vengono inferti svariati secondi di penalità, di conseguenza il podio va a Hamilton. Vettel però non ci sta e nel post gara, scende furioso dalla sua monoposto e sposta i cartelloni indicanti i primi tre arrivati, posizionando il primo posto davanti al nulla. Vettel vede la penalità totalmente ingiusta nei suoi confronti, al punto da parlare apertamente contro la FIA che a sua volta gli risponde a tono. Il 2020 vede invece il suo addio al Cavallino; fallito il progetto di vittoria, soprattutto nell’anno della SF1000 che regala risultati disastrosi. Dal 2021 Sebastian corre per Aston Martin al fianco di Lance Stroll.

Vettel, uomo come tutti prima che pilota F1

Non solo un pilota. Vettel è al centro di innumerevoli campagne di sensibilizzazione che spaziano dal supporto alla comunità LGBTQ+, alla salvaguardia dell’ambiente, alla battaglia contro il cambiamento climatico (iconica la maglia indossata a Miami che riporta “Miami 2050” ovvero un GP sommerso a causa dell’innalzamento del livello dei mari a causa del riscaldamento globale) e molto altro. Vettel è anche uno di quei piloti che o si ama o si odia. Il suo rapporto con Michael Schumacher è stato sotto gli occhi di tutti ed è stato come vedere un allievo che segue il suo maestro cercando di superarlo ma rispettandolo sempre, quasi come fosse un padre.

Ora, dopo il tragico incidente che ha coinvolto Michael è Vettel stesso ad aver preso le redini di “zio” per Mick Schumacher, supportandolo e aiutando il giovane approdato da pochi anni alla Haas. Vettel vede in Mick lo stesso rapporto che aveva con il padre e si sente in dovere di dare man forte al figlio per la crescita in F1. Ora che Sebastian ha deciso per il ritiro si dedicherà di più alle azioni per il sociale o diventerà la mente dietro Mick? Per ora è difficile rispondere ma siamo certi che non lo dimenticheremo facilmente.