Domenicali: “La griglia è competitiva e dinamica come non mai”
Ha scelto la via della moderazione, l’italiano che guida la Formula 1. Anche a causa della grandezza delle sfide che lo attendono, l’ex Ferrari si è posto cauto ma determinato nel raggiungere gli obiettivi
Nel 2014, quando la Ferrari non riuscì a cogliere la sfida dell’era ibrida, i tifosi si scagliarono contro Stefano Domenicali, ritenendolo responsabile del fallimento. Il dirigente imolese lasciò così Maranello, dopo ben ventitré anni di lavoro. Commentando adesso questa scelta, molto probabilmente, i rimpianti saranno svaniti dalla testa dell’italiano.
Dopo aver riportato in alto il marchio Lamborghini, Domenicali è tornato “a casa”, in Formula 1, ma nella poltrona più alta. Intervistato dal Corriere dello Sport, il presidente del Circus non ha nascosto l’emozione per l’esordio della stagione in Bahrain. “È stato bellissimo – ha affermato l’imolese –, un’esperienza emozionante e con emozioni contrastanti: da un lato mi sembrava di aver vissuto un GP la settimana prima, dall’altro sembrava che fosse passata una vita”.
GLI OBIETTIVI DELLA PRESIDENZA DOMENICALI
Incalzato sugli obiettivi che dovrà svolgere nel corso del contratto quinquennale, Domenicali ha scelto la via della prudenza. Insomma, l’italiano non ha proposto la Luna bensì progetti concreti e fattibili. Completare la stagione 2021, ad esempio, non può che essere la prima sfida. Nonostante la pandemia continui a tenere forte la presa, Liberty Media ha composto un calendario di 23 gare, la cui fattibilità dovrà essere verificata di volta in volta.
L’obiettivo più importante, così come ha sottolineato lo stesso presidente, è “operare scelte, assieme alla FIA, che spingano nuovi costruttori o partner tecnologici a entrare in Formula 1“. Domenicali, infatti, ha come stella polare lo sviluppo tecnologico del Circus e una maggiore diffusione a livello mediatico. Solamente nuovi team potranno facilitare questo compito.
Diffusione mediatica, ad esempio, favorita anche dalla fortunata serie Netflix Drive to Survive, giunta alla terza stagione. “Ha creato e sta creando interesse in tanta gente che non era appassionata del nostro sport. […] Offre una versione forse leggermente romanzata, ma veritiera”. Importanti sono anche le trattative con i giganti della comunicazione, che in futuro potrebbero trasmettere la Formula 1 via streaming.
IMOLA, MOTORISTICA E DISCUSSIONI FUTURE
Non poteva mancare, nell’intervista, un riferimento alla tappa di Imola, città natale di Domenicali. Il presidente si è detto dispiaciuto per la conferma delle porte chiuse, misura fortemente condizionata dall’emergenza sanitaria. Per il futuro sarà tutto da decidere. Troppi, infatti, sarebbero gli elementi in ballo per una riconferma dell’autodromo imolese.
Per quanto riguarda la questione motoristica, invece, Domenicali è stato perentorio, sottolineando che il Circus disporrà di power unit ibride, e benzine ecologiche, fino al 2030. “Di ciò che avverrà dopo è presto per parlare”. Sulla questione dei compensi dei piloti, il presidente non si è sbilanciato: “Ne stiamo parlando e ne parleremo nei prossimi mesi, nei prossimi anni. I piloti hanno una valenza speciale nel nostro sport e sono venti, non duecento o più”.
Il futuro, invece, sarà tutto da scrivere. Con l’avvento della rivoluzione del 2022 Domenicali si è detto fiducioso del fatto che nessun team riuscirà a imporre un’egemonia, con gare che saranno più in bilico che mai. Gare che potrebbero tornare in Africa, come ha confermato lo stesso presidente, indicando il Marocco come possibile nuovo inserimento.
Infine, l’imolese si è detto molto soddisfatto dalla qualità dei piloti in pista: “oggi il mix di generazioni garantisce una griglia competitiva e dinamica come mai prima. È una ricchezza che dobbiamo tenerci stretta”. Veterani permettendo.