Domenicali: “Ecco come vedo la Formula 1 del futuro”
L’imolese ha commentato l’attuale situazione della Formula 1, ripercorrendo anche il suo passato in Ferrari, senza dimenticare l’aspetto sociale della manifestazione sportiva
In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Stefano Domenicali, da qualche settimana presidente e amministratore delegato della Formula 1, ha toccato tutti i temi caldi nel dibattito del Circus, dimostrandosi sicuro e determinato nel portare avanti il suo progetto. Per il dirigente, in ottica futura, “la Formula 1 dovrebbe offrire una bellissima sfida tecnologica dominata da piloti-eroi“.
Innovativo risuona il concetto di “piloti-eroi”. Il presidente sottolinea come gli atleti debbano consegnare un messaggio, naturalmente di carattere sociale, per sensibilizzare, grazie alla loro esposizione, il maggior numero di persone possibili. “Penso a figure che appartengono all’agonismo e che, nel contempo, sanno rappresentare valori universali, in modo da rendere più appetibile la nostra piattaforma a partner presenti e futuri”.
Naturalmente, da questo punto di vista, il pensiero non può che andare al mondo NBA, categoria che ha più volte manifestato una grande sensibilità sui temi che riguardano il sociale. In Formula 1, naturalmente, è lampante l’esempio di Lewis Hamilton, come ricordato dallo stesso Domenicali. L’eptacampione ha più volte mostrato simboli e slogan militanti, sfruttando la sua posizione per sensibilizzare un pubblico di rilevanza mondiale.
POWER UNIT, TRA CONGELAMENTI E SVILUPPI: IL PARERE DEL PRESIDENTE
Trovandosi al vertice della Classe Regina, l’imolese ha dovuto gestire la situazione del congelamento dei motori, criticato da diversi analisti. “Il livello tecnologico delle power unit è stellare, unico al mondo. Serve pensare alla sostenibilità. Una azienda non affronta un progetto se non sono chiari costi e ritorni sull’investimento, atteggiamento che in F1 non è mai esistito. Ci siamo detti: risparmiamo su fronti meno rilevanti per rilanciare nuovi sviluppi, per consentire ai team di sopravvivere e ad altre aziende di entrare in gioco, senza perdere fascino”.
Inoltre, Domenicali ha affermato, con molta sicurezza, che il Circus non vedrà una riedizione del caso Racing Point 2020, quando la scuderia di Lawrence Stroll venne accusata di aver copiato l’intera struttura della monoposto 2019 della Mercedes. I paletti inseriti nel regolamento, secondo il presidente, bloccheranno ogni tentativo simile. Successivamente, il dirigente sportivo si è detto convinto che la probabile introduzione delle gare sprint del sabato migliorerà l’appeal della Categoria.
IL PASSATO IN ROSSO E IL FUTURO DI MICK SCHUMACHER
Inevitabilmente, l’intervista per il Corriere ha toccato un tema molto importante per Domenicali: il passato in Ferrari. “Stiamo parlando – ha affermato l’imolese – di una parte fondamentale della mia vita. Vedo un’azienda alla ricerca di una stabilità che possa garantire competitività. Non ho nulla da consigliare al mio amico Mattia Binotto. In Ferrari si tratta di rimanere concentrati sulle priorità senza farsi distrarre dall’enorme pressione che ti circonda”.
Non è mancata neanche una battuta su Mick Schumacher, neopilota Haas membro della Ferrari Driver Academy. “Lo conosco da quando è nato, il mio coinvolgimento personale è molto rilevante. Mick ha scelto di seguire le orme di un padre molto «pesante». La sua forza mentale è straordinaria. Però adesso diamogli tempo”.