Formula 1Gran Premio Austria

Disgustosi e inaccettabili comportamenti in Austria: provvedimenti subito

Da ieri sui social arrivano sempre più testimonianze di orribili esperienze al Red Bull Ring

Tutto questo va oltre l’atteggiamento antisportivo, qui si parla di dignità e decenza: i terribili racconti delle tifose presenti a Spielberg ieri

Dallo schermo della nostra televisione, quella che vediamo sugli spalti del Red Bull Ring – e in generale di ogni Gran Premio – è un’aria di gioia e di festa. Tifosi euforici riuniti assieme per celebrare il proprio sport preferito, così come dovrebbe essere. Può esserci esperienza più bella di questa? Eppure per tantissime – troppe – tifose, quella di ieri si è rivelata un’esperienza da incubo. Su Twitter sono infatti numerosissime le segnalazioni di donne e ragazze di ogni età sulle loro esperienze in Austria. Vittime di ignobili soprusi di ogni tipo.
Fischi, cori volgari e misogini, insulti omofobi e razzisti, molestie fisiche e verbali. Questo è ciò che hanno dovuto subire moltissime ragazze, giunte a Spielberg per vivere quella che doveva essere un’emozionante esperienza. E invece, molte hanno dichiarato di aver dovuto lasciare il circuito in preda al panico, umiliate e toccate senza consenso. O di aver dovuto percorrere intere gradinate con la paura e la vergogna. Cosa ancor più triste, alcune di loro hanno deciso di non presenziare alla gara di questo pomeriggio, proprio per non dover subire di nuovo tutto questo.

LE ESPERIENZE DELLE DONNE IN AUSTRIA: UN INCUBO SENZA FINE

A seguito della tempesta di denunce arrivate su Twitter, la FIA ha stamattina pubblicato sul suo account Twitter un comunicato sulla questione. Sottacendo però il reale motivo di tale comunicato. Si legge infatti: “Siamo a conoscenza di denunce di alcuni tifosi che hanno subito commenti completamente inaccettabili da altri durante il Gran Premio d’Austria. Prendiamo la questione molto seriamente, le abbiamo presentate al promotore e alla sicurezza dell’evento. E parleremo con coloro che hanno riportato gli incidenti. Questo tipo di comportamento è inaccettabile e non verrà tollerato“.

Bisogna chiedersi, in primis, come sia possibile che tutto ciò sia avvenuto in modo così sistematico. Non parliamo infatti di “sole” dieci, venti denunce. Sembra che tutte le tifose presenti al Red Bull Ring abbiano dovuto sopportare lo stesso inferno. E non è neppure la prima volta che capita. Al coro si sono infatti unite ragazze che hanno vissuto lo stesso problema anche negli anni passati. Chiediamoci come sia possibile che non vengano effettuati i controlli necessari per evitare che una buona parte dei presenti al circuito non si senta al sicuro.

Ma soprattutto bisogna denunciare apertamente tutto questo. Il comunicato FIA non è altro che cartastraccia se non verrà seguito da reali provvedimenti e se non saranno condannati pubblicamente gli atteggiamenti sessisti e omofobi. Altrimenti non ci sarà alcun cambiamento. Altrimenti queste cose continueranno a ripetersi. E sarà l’ennesimo dei tanti fallimenti della FIA. Qui non si parla di comportamenti antisportivi: qua si parla di umanità e rispetto.

Alessia Verde

Di Napoli, classe 2002. Studentessa di Lettere Classiche all'Università Federico II. Innamorata follemente della Rossa. Con la Formula 1 è stato amore a prima vista, e nulla riesce a emozionarmi come fa lei. Ma ciò che mi emoziona di più è potervela raccontare.

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