Con Binotto fuori dai giochi chi sarebbe il successore?
Chi potrebbe essere il successore di Binotto?
La Ferrari ha sacrificato gran parte del 2021 per lavorare sull’auto del 2022. La scelta del team italiano ha funzionato molto bene, visto che la F1-75 sembra essere la vettura più veloce in griglia. Eppure la Red Bull Racing è molto avanti in entrambi i campionati e quindi la posizione di Mattia Binotto è in dubbio. In qualità di capo squadra, Binotto è responsabile delle prestazioni della Ferrari e vista la situazione potrebbe già essere in vaglio un successore.
Il 52enne italo-svizzero ha cercato più volte di proteggere il suo team dopo aver commesso errori imbarazzanti, nelle interviste post-gara. Ma diversi analisti ritengono che Binotto sia troppo gentile e dovrebbe intervenire con maggiore fermezza. Solo allora la Ferrari potrà davvero fare l’ultimo passo necessario per lottare per i titoli mondiali. “La Ferrari è afflitta da problemi di affidabilità, errori strategici e pit stop vacillanti nel 2022. Di conseguenza, un sacco di punti sono stati persi inutilmente“, ha affermato Ralf Schumacher sul sito web di Sky.
Schumacher ha dichiarato che sono necessari cambiamenti e che potrebbe essere Binotto il primo a saltare: “Lo vedo già in pericolo durante la pausa estiva. Ci sono troppe piccole cose che sono andate storte e troppi problemi tecnici. Quando ricevi un regalo del genere, per poter correre ancora per il mondiale, e tu lo metti a repentaglio in quel modo equivale a buttarlo via, è molto ironico dopo gli anni passati”.
Il tedesco ha parlato di ‘weekend difficile’ per la formazione di Maranello. “E’ stata una pessima decisione usare le gomme di cui avevi bisogno nella gara del venerdì. È stato amareggiante per la Ferrari. Non capisco l’ultima sosta di Leclerc. Hanno regalato altri punti. Non credo che la Red Bull si aspettasse questo aiuto”.
La Ferrari post Binotto porterà il nome di Antonello Coletta?
Una tra le prime persone che viene in mente pensando a un possibile sostituto dell’attuale Team Principal del Cavallino Rampante è Antonello Coletta. L’attuale responsabile delle competizioni a ruote coperte di Maranello potrebbe essere uno dei più papabili per un semplice motivo: arriva dall’interno della Ferrari, conosce bene l’ambiente, gli uomini e soprattutto è il principale artefice dei successi della Rossa nelle Attività Sportive GT.
In questo senso il nome di Coletta non è nuovo. Si era già parlato di lui, e dell’eventualità di prendere il posto di Binotto nella Ferrari di Formula 1 appena due anni fa. Quando i risultati non soddisfacenti del team italiano avevano messo subito in bilico la posizione dell’attuale Team Principal della Rossa.
Jean Todt, la più suggestiva
Un possibile ritorno a Maranello di Jean Todt è uno degli scenari più suggestivi nell’immaginario dei tifosi e allo stesso tempo uno dei più complessi da concretizzare. L’ex numero uno della FIA, scaduto il suo mandato da Presidente, avrebbe tutte le carte in regola per tornare a sedersi sul muretto della Ferrari. Sempre che lo desideri.
Jean Todt è stato, assieme a un attento e accurato staff di personalità, uno degli artefici dei successi targati Schumacher. Già non troppi mesi fa questa indiscrezione ha cominciato a circolare negli ambienti della Formula 1 e soprattutto in quel di Maranello. Secondo alcune voci di insiders, sembrerebbe che Binotto non avesse un enorme piacere a collaborare in maniera così stretta con Todt. E siamo pronti a scommetterci, siamo sicuri che il manager francese sarebbe stato disposto a un ritorno al comando della Ferrari per riprendersi il ruolo di capitano del muretto e non per fugaci apparizioni da comprimario.
Stainer, la sua posizione in Haas potrebbe dargli una “spintarella”?
L’ultimo dei papabili per prendere il posto di Binotto potrebbe essere Guenther Steiner. L’attuale Team Principal della Haas, fin da quando ha esordito con la scuderia americana rivestendo questo ruolo, ha dato prova di grande risolutezza, capacità di analisi e ha dimostrato di avere grandi doti da leader. Qualità che sembrerebbe mancare a Mattia Binotto.
Forse tra i tre, Steiner potrebbe essere il vero outsider sotto questo punto di vista. Un aiutino potrebbe arrivare proprio dalla scuderia nella quale attualmente lavora, la Haas, legata sotto tantissimi punti di vista alla Ferrari. Tanto che non è così utopistico pensare a un cambio di casacca per il manager altoatesino.
Binotto in verità è un ottimo ingegnere, il problema è che non è in grado di ricoprire la carica di Team Principal. In sostanza, ad oggi è difficile capire chi potrebbe diventare il nuovo boss e quando. Chissà, magari visto l’andazzo lo annuncerà Alpine.