Buon compleanno Sainz, tra dubbi e certezze

Credits: Pirelli Press Area

Il pilota della McLaren spegne 26 candeline, un compleanno dolce amaro se si guarda a quanto successo a Spa e alle performance disastrose del suo prossimo team

26 anni. Carlos Sainz non sta sicuramente attraversando un ottimo periodo, preoccupato dai problemi riscontrati durante il GP del Belgio e dalla situazione che sta attanagliando la Ferrari, di cui vestirà i colori a partire dal prossimo anno. Ma il pilota della McLaren ha ancora tanti chilometri da percorrere in Formula 1 e, nei prossimi anni, sarà sicuramente molto abile nel dimostrare il proprio talento, chissà magari abbracciando prima o poi il sogno iridato. In occasione dl suo compleanno, F1World ha deciso di ripercorrere i momenti più salienti della sua carriera, quelli che hanno segnato la sua vita nel Circus e che hanno dato prova di quanto si meriti ancora un sedile.

SINGAPORE 2017 E AZERBAIGIAN 2018

Il primo, piccolo, grande risultato è arrivato proprio a Singapore, tre anni fa. Al volante della sua Toro Rosso, Sainz ha conquistato il suo miglior piazzamento fino a quel momento, un quarto posto fenomenale, per chi si ricorda la gara. In una domenica di pioggia, Safety Car e ritiri tra i big, lo spagnolo è riuscito a portare la sua monoposto ai confini del podio, difendendo la sua posizione fino alla fine. Memorabile, in quell’occasione, il team radio in cui si è aperto al termine della gara: “Vamos! Vamos, vamos, vamos, vamos, vamos, vamos, vamos…toma, toma, toma!“.

Ma anche sul circuito di Baku, l’anno successivo, Sainz è riuscito a dare spettacolo, chiudendo in quinta posizione. Dopo un inizio di stagione traballante, lo spagnolo è stato autore di una rimonta degna di nota, risalendo dalla nona posizione e portando a casa un quinto posto che oggi, nel giorno del suo compleanno, è impossibile non ricordare.

2019 ANNO DI SUCCESSO PER SAINZ

Le soddisfazioni migliori, però, sono arrivate proprio nel corso dello scorso anno. A partire dal  Gran Premio d’Ungheria, che lo ha visto conquistare la quinta posizione dopo una gara guidata con maturità e concentrazione, ben lontana dagli errori e dalle distrazioni dovute all’ansia del momento. Ma anche nel corso del Gran Premio del Giappone, Sainz ha dato prova della sua integrità e della sua stoffa di ottimo pilota-

In questa occasione, oltre ad aver guidato in maniera pressoché perfetta, lui e il team sono stati protagonisti di una strategia azzeccatissima. Ritardando quanto più possibile la prima sosta, una volta montate le nuove mescole, Sainz è stato in grado di portare la sua McLaren al traguardo senza dover rientrare nuovamente ai box, chiudendo poi i quinta posizione, ma portando con sé la soddisfazione di un’ottima gara.

Ma, ammettiamolo, la soddisfazione più grande è arrivata solo in Brasile. Qui, tra la sorpresa di tutti (compresa la sua), Sainz ha conquistato il suo primo podio. Una terza posizione quasi insperata, dopo i problemi riscontrati sulla sua monoposto al termine della Q1 del sabato, che come conseguenza lo hanno visto partire dall’ultima posizione. Ma lo spagnolo non si è arreso, anzi: si è reso protagonista di una rimonta pazzesca, chiudendo in quarta posizione. A rendere tutto ancora più incredibile, come se non bastasse la gara assurda appena costruita,  è arrivata poi una penalità per Hamilton, che per Sainz è stata a dir poco fortuita e lo ha visto salire in terza posizione.

CRESCITA PERSONALE E PROFESSIONALE ANCHE NEL 2020

Nonostante la sfortuna che lo ha colpito in occasione dell’ultimo Gran Premio, a cui non ha potuto partecipare per via di un problema alla Power Unit, Sainz ha aggiunto alla sua collezione di successi anche un quinto posto in Austria. Un piazzamento che ha segnato ancora di più la sua crescita e i suoi miglioramenti, ottenuti per la maggior parte proprio grazie alla McLaren.

In una gara che ha dell’assurdo, lo spagnolo è stato protagonista di un’altra piccola rimonta, che lo ha visto guadagnare tre posizioni nel corso del Gran Premio. Inoltre, ancora una volta, Sainz ha duellato senza timori contro il compagno di squadra Norris, mettendo in scena uno spettacolo non da poco. E nonostante, in quell’occasione, sia stato proprio Norris a spuntarla, per Sainz rimane comunque uno dei migliori risultato raccolti nel corso della sua carriera, che riserva ancora tante sorprese.