Brown: “Due top team giocano con il fuoco”

Brown: "2022 nuova era per la Formula 1"

Credits: Twitter Zak Brown

Brown non ha fatto il nome delle squadre a cui si riferisce, ma è intuibile che si tratti di Ferrari e Red Bull

In F1 continuano le discussioni tra i team per il futuro della categoria e Zak Brown, uomo Mclaren, non le ha mandate a dire.

“Senza dieci o almeno nove squadre non si ha davvero la F1. Un paio di squadre devono stare molto attente, perché penso che stiano giocando con il fuoco, per così dire”, ha detto Brawn a Sky Sport UK.

Ci vuole una griglia completa per avere uno sport credibile, quindi se continuano ad avere una F1 insostenibile, e un paio di squadre perdono interesse, o non sono più finanziariamente in grado di partecipare, correranno contro se stessi. E questo non funzionerà”.

A chi si riferisce? Sicuramente non alla Mercedes. “Stiamo parlando di un paio di squadre. Daimler credo stia facendo un ottimo lavoro, riconoscendo la situazione in cui ci troviamo. Così si può dedurre chi sono le altre squadre!”.

“È un’enorme piattaforma di marketing per questi due team, quindi capisco perché vogliano mantenere l’equilibrio fiscale dove si trova ora. Ma nello sport si vuole pensare che tutti possano lottare lealmente e che possa vincere la squadra migliore”.

“Penso che abbiano bisogno di avere fiducia. E’ come un peso massimo che vuole combattere solo i pesi medi. Queste sono grandi squadre, dovrebbero essere pronte a combattere tutti su un piano di parità, e penso che questo sia ciò che i tifosi vogliono nello sport”.

Brown ha comparato la situazione della Formula 1 a quella dell’IndyCar.

Se si guarda alla IndyCar, Roger Penske ha la stessa macchina di ogni altra squadra, ha uno dei due motori, e vince la maggior parte delle volte. Penso ancora che le squadre più grandi e migliori, le marche più grandi, attireranno i migliori piloti, i migliori ingegneri”.

“Ma in questo momento il divario tra chi sta davanti e chi è dietro in IndyCar è di decimi. Se si guarda a una stagione IndyCar, saranno Penske o Andretti o Ganassi a vincere il campionato, lo fanno sempre, ma si hanno tre o quattro vincitori a sorpresa all’anno, quindi è emozionante andare a una gara, perché si pensa a chi potrebbe vincere, ma non è una cosa certa”.

SERVE UNA F1 EMOZIONANTE

“Se si guardano le tre gare più emozionanti che abbiamo fatto in F1 di recente, sono la Germania, Baku ed il Brasile: ci sono stati maltempo, incidenti e Safety Car, ma non dovremmo fare affidamento esclusivamente su questo per avere una gara imprevedibile“.

“Dovrebbe essere che una di quelle che non è una squadra ‘A’ possa avere una strategia migliore o prendere la safety car al momento giusto e capitalizzare il fatto che qualcuno abbia fatto un pit stop sbagliato”.

“Se si chiede ai tifosi, che sono i nostri ‘clienti’, vogliono vedere gare come il Brasile e la Germania, e non dovremmo fare affidamento su acquazzoni torrenziali per creare quel livello di eccitazione”, ha concluso.