Binotto: “Differenze di atteggiamento verso Ferrari e Mercedes”

Binotto Mercedes 2021

Credits: Scuderia Ferrari press area

Mattia Binotto parla di Mercedes: i sospetti sul loro motore non hanno ricevuto le stesse critiche che sono state indirizzate a Ferrari nel 2019

La stagione motoristica 2019 ha visto coinvolta Scuderia Ferrari in un caso mediatico. Il team italiano, infatti, è stato accusato di aver montato un motore illegale sulla Rossa. Chiaramente, il team di Maranello è stato bombardato di critiche. Due anni dopo, più o meno la storia si ripete, ma con Mercedes. Infatti, attualmente sono parecchi i dubbi attorno al motore delle monoposto di Hamilton e Bottas. Però ora l’accanimento mediatico non c’è. Mattia Binotto commenta questa differenza di atteggiamento, sottolineando come con Mercedes non ci sia stata la stessa ferocia mediatica rispetto a Ferrari. 

Al portale web americano Motorsport, parla Binotto: “Senza entrare nel merito del motore Mercedes, preferirei toccare altri punti ben noti: alettoni flessibili e gestione della pressione delle gomme, ad esempio, che richiedevano linee guida tecniche. I provvedimenti della FIA sono nati perché c’era chi interpretava in modo errato i principi del regolamento. E tutto ciò non è diverso da quello che è capitato nel 2019”. 

DIFFERENZE DI ATTEGGIAMENTO

Poi, il team principal prosegue: ”Perché ci sono differenze di atteggiamento? Forse allora [nel 2019, ndr.] eravamo troppo esposti ai media e abbiamo subìto un attacco da parte dei nostri concorrenti. Ora è un ricordo che appartiene al passato. Penso che raggiungere i toni usati nel 2019 sia ancora sbagliato. Tuttavia, ritengo che sia importante sottolineare che ciò che è successo all’epoca non è diverso da quello che sta accadendo ora e da quello che è sempre successo in Formula 1″.

Nel 2019, nei nostri confronti, per le vicende del motore, è stato tenuto un atteggiamento diverso. Siamo stati contestati dai nostri concorrenti e massacrati mediaticamente. Noi in Ferrari non avanziamo reclami. Ma ci aspettiamo un minimo di chiarezza ed equità sulla questione”, aggiunge Binotto per concludere.