Aston Martin, critiche pesanti sui tagli all’aerodinamica

Aston Martin, pesanti critiche al Regolamento

Credits: Aston Martin Cognizant F1 Team Twitter

Il Team Principal della Aston Martin critica aspramente i tagli all’aerodinamica targati 2021, AlphaTauri e Ferrari difendono la FIA

E’ bastato poco tempo in pista in questo 2021 per osservare i primi effetti apportati dai cambi al regolamento decisi lo scorso anno. Già dai test pre-stagionali era apparso evidente come il divario mostrato lo scorso anno tra le contendenti fosse diminuito parecchio. Il GP del Bahrain non ha fatto che confermare queste impressioni, con la Red Bull pericolosamente vicina alla Mercedes e Ferrari, AlphaTauri e Alpine addirittura superiori alla nuova inquilina della facility di Silverstone. In occasione del secondo appuntamento dell’anno ad Imola da Aston Martin sono giunte pesanti critiche ai tagli dell’aerodinamica imposti dalla FIA.

Così come ogni modifica al regolamento, anche il taglio del 10% al fondo delle monoposto è stato approvato all’unanimità dai team. Al netto dei fatti però le squadre più penalizzate dalla diminuzione della downforce sono state quelle che da sempre adottano una strategia low-rake, cioè Mercedes e la stessa Aston Martin. Parlando ai microfoni di Sky F1 Otmar Szafneuer ha esternato alcune considerazioni negative. Non se ne capisce lo scopo – ha dichiarato il Team Principal di origini rumene – “è una domanda da fare alla FIA”.

“Un cambio di regolamento per scopi di sicurezza, solo la FIA segue questo tipo di governance. Quello che bisogna fare è parlare con la FIA cercando di capire cosa sia successo e perché, e se esista un’altra maniera per raggiungere lo stesso scopo”. Anche nel primo giorno di prove libere non sono mancate le difficoltà per gli alfieri della scuderia in verde. “Come team ci troviamo ora a dover lavorare duramente per provare a recuperare il possibile, ma allo stesso tempo richiediamo un colloquio con la Federazione”. 

PRIMA O POI TOCCA A TUTTI

Le critiche del Team Principal della Aston Martin hanno fatto tremare le mura dei box degli altri occupanti del Paddock. Non si sono fatte attendere le reazioni delle dirette interessate, ovvero le scuderie che hanno saputo trarre vantaggio dalle nuove implementazioni al regolamento. Da competitor forte lo scorso anno a team in crisi questa stagione, la parabola dell’Aston Martin sembra avere più di qualche somiglianza con quella toccata lo scorso anno alla Ferrari. Per tutto il 2020 la scuderia di Maranello ha sofferto del congelamento dei regolamenti, unitamente a quelli che secondo alcuni potrebbero essere stati gli effetti dell’accordo segreto con la FIA.

Basta considerare la Ferrari – ha infatti ricordato l’ingegnere italiano Mattia Binotto“abbiamo dovuto congelare lo sviluppo della macchina dopo l’Australia e sapevamo avremo performato male. Non c’è stata per noi opportunità di recuperare il gap per tutta la stagione. Penso sia parte del gioco, adattarsi al regolamento è una sfida per tutti, non si può dire che un concept sia meglio dell’altro. Credo che il fulcro della situazione stia nello sfidare la nostra concezione di monoposto cercando di farla rendere il più possibile, a prescindere dal regolamento”. 

Al vetriolo invece la risposta di Franz Tost, Team Principal dell’AlphaTauri. Secondo l’austriaco infatti non si può pretendere di cambiare il regolamento solo perché i propri ingegneri non sono stati capaci di adattarvisi. “Questo cambio di regolamento è stato approvato da tutti lo scorso anno. Tutti ne erano a conoscenza. Inoltre non credo che sia la vera fonte dei problemi che si trovano ora ad affrontare. Si può dire quello che si vuole, assolutamente. Ma non si può chiedere di rivisitare il regolamento solo perché non lo si è capito fino in fondo“.