Alonso sulla penalità: “È stata troppo dura”

GP-Australia-Alonso

Credits: @AstonMartinF1 Twitter

Il pilota spagnolo Fernando Alonso reagisce con toni di solidarietà verso Carlos Sainz, vittima di una penalità per un incidente di gara, costatagli una penalità secondo Alonso ‘troppo dura’

Stando a quanto accaduto successivamente alla seconda bandiera rossa del Gran Premio d’Australia, la ripartenza è stata piuttosto dettata dalla confusione. Con un contatto involontario da parte di Carlos Sainz, la vettura di Fernando Alonso subisce un testacoda , facendolo crollare di numerose posizioni. Un contatto, che stando a quanto descritto dal pilota del Cavallino Rampante era inevitabile, dato il caos del momento. Tuttavia, questo non ha scalfito i commissari di gara, che hanno deciso di infliggere a Carlos Sainz una penalità di 5 secondi. Una decisione che secondo lo spagnolo non era necessaria, visto le dinamiche. Tuttavia, l’opinione di Carlos Sainz è condivisa anche dallo spagnolo Fernando Alonso, che esordisce così sulla decisione della penalità:

Alla ripartenza è sempre difficile giudicare il livello di grip. E poi noi solitamente non tocchiamo mai un altra macchina con l’intenzione di farlo , sai? Alla fine un contatto è un rischio anche per noi, quindi diciamo che ogni tanto finisci in posti in cui non vorresti essere. Fa parte del gioco. Non ho visto bene il replay, ma secondo me la penalità non è giusta, è stata troppo dura. In seguito, Fernando Alonso prosegue l’intervista ricordando episodi simili, in cui non sono state inflitte le medesime penalità.

Ovviamente non so chi è stato a toccarmi in quel momento. Ho solo sentito un urto all’inizio della prima ripartenza, qualcuno forse nel turno 3. Successivamente, nell’ultima ripartenza Carlos sembra mi abbia toccato nel turno 1. Voglio dire, forse solo a Jeddah abbiamo avuto una partenza normale. Anche in Bahrain, nel turno 4 è successo. Ho avuto un contatto con il mio compagno di squadra Lance Stroll. Ma la nostra macchina è abbastanza resistente, non importa quante volte gli altri mi tocchino”, conclude.