Allison: “Col nuovo format di prove libere facciamo fatica”

Prove Libere Allison

Credits: Mercedes Press Area

Da quest’anno il tempo a disposizione dei team nei tre turni di prove libere è passato da 90 a 60 minuti

Tra le novità a cui i team stanno iniziando ad abituarsi in questa nuova stagione di Formula 1 una delle più impattanti è quella che ha ridotto il tempo a disposizione nei tre turni di prove libere. Col nuovo format di passa da 270 a 180 minuti in preparazione di qualifiche e gara. Un elemento che, secondo addetti ai lavori come James Allison ha un impatto significativo sul piano di lavoro di una squadra.

“Il nuovo format delle prove libere ci ha costretti ad introdurre delle modifiche sostanziali nel modo in cui prepariamo il nostro venerdì. Ad esempio, prima i top team erano soliti trascorrere i primi minuti ai box, aspettando che gli altri pulissero la pista. Adesso, con soli 60 minuti a disposizione, non possiamo più permetterci questo lusso. Si scende in pista fin dal primo istante perchè non c’è un momento da perdere”, ha ammesso il direttore tecnico della Mercedes.

Secondo Laurent Mekies, ingegnere della Scuderia Ferrari, quei minuti strappati si traducono anche in un tempo minore per poter testare le cose, o per trovare delle soluzioni ai problemi che si possono presentare quando si scende in pista per la prima volta. Quando viene a mancare la correlazione diretta tra i dati della pista e quelli raccolti in galleria del vento il margine d’azione dei team ne risulta adesso molto contratto.

Nel corso della stagione questo potrebbe creare dei problemi per quelle squadre che hanno al suo interno due piloti con uno stile di guida molto diverso. Perchè è chiaro che, con la necessità di ottimizzare il poco tempo a disposizione, poter dividere il lavoro su due piloti in grado di darti gli stessi feedback potrebbe facilitare e non poco il lavoro degli ingegneri nella ricerca del miglior setup.