Albert Park subirà dei lavori di modifiche per il 2021 o 2022

Albert Park GP Australia

Credits: Pirelli press area

Il GP Australia ha debuttato in Formula 1 nel 1996, e da allora l’Albert Park è sempre rimasto uguale. Per questo motivo, gli organizzatori pensano a dei lavori di ristrutturazione e riasfaltatura in vista delle prossime due stagioni

Tra poco più di un mese, il 15 marzo la stagione di Formula 1 2020, prenderà il  via come di consueto con il GP Australia a Melbourne, sul circuito dell’Albert Park. Negli ultimi anni, lo conosciamo per essere il primo appuntamento del calendario, l’Albert Park subirà presto dei lavori di ristrutturazione ed ammodernamento, anche per far fronte alla continua evoluzione delle vetture. Andrew Westacott, CEO di AGPC, ha spiegato quali sono i piani di questi lavori.

Il prossimo anno o nei prossimi due anni lo riasfalteremo. Ci stiamo confrontando con la Formula 1, per capire come rinnovare il circuito, per essere certi che i cambiamenti che le vetture hanno avuto dal 1996 ad oggi, si possono riflettere nei cambiamenti o negli adeguamenti della pista. Che sia l’ampliamento di alcune aree, il restringimento di altre o altri aspetti”, ha così dichiarato Westacott a Motorsport.com.

LA CONFORMAZIONE DEL TRACCIATO NON PERMETTERA’ GROSSI CAMBIAMENTI

In questo momento si studia ad un piano di modifiche che possono essere fatte, probabilmente per il 2021 o 2022, in seguito al grande cambiamento regolamentare, che entrerà in vigore nella prossima stagione, e che coinvolgerà significativamente la forma e le prestazioni delle monoposto. Lo sapremo con esattezza a marzo di quest’anno.

“Quando hai l’opportunità di cambiare, devi vedere come migliorare. Non ci sono dubbi sull’evoluzione delle vetture che hanno subito dal 1996 al 2020, e che avverrà nel 2021. Quindi quello che possiamo fare è studiare tutto”, ha poi così spiegato.

In ogni caso, non si potranno fare grossi cambiamenti. Occorre ricordare che Albert Park si trova all’interno della città di Melbourne, il che rende complicato modificare alcune zone.

“Non vorremmo cambiare le caratteristiche del circuito e dobbiamo tenere in conto che c’è un lago e dei campi, per esempio, lungo le curve 1 e 2 e lungo le curve 15 e 16. Non sarà semplice fare delle modifiche in queste aree geografiche e topografiche già esistenti. Non faremo una sopraelevata come a Zandvoort”, ha così concluso Westacott.