ZTL, passano tutti col trucchetto dell’alfabeto | Ormai lo sanno a memoria anche i vigili
Il fenomeno del “trucchetto dell’alfabeto” per eludere i controlli delle ZTL è purtroppo sempre più frequente. Cosa fanno le forze dell’ordine?
Le Zone a Traffico Limitato stanno diventando sempre più comuni nelle città italiane, in risposta alla crescente necessità di ridurre l’inquinamento, decongestionare il traffico e favorire la mobilità sostenibile. Per farlo, è fondamentale investire in tecnologie avanzate, rafforzare i controlli e promuovere una maggiore consapevolezza tra i cittadini. Ma questa scelta, se da un lato rappresenta un passo avanti verso città più vivibili, dall’altro sta generando non pochi malumori e disagi, soprattutto a causa di comportamenti scorretti e di una gestione non sempre ottimale. Molti automobilisti, infatti, per evitare di pagare le multe o per ragioni di comodità, ricorrono al “trucchetto dell’alfabeto”, un escamotage che prevede la manomissione temporanea di alcune targhe.
Il “trucchetto dell’alfabeto”: cos’è e cosa comporta
Nel tentativo di eludere i controlli, gli automobilisti “furbetti” hanno elaborato un modo per modificare le loro targhe. Grazie a del semplice nastro adesivo nero, sono in grado di alterare l’ultima lettera della targa e poter così accedere alle zone riservate. Così, con pochi centimetri di nastro è possibile, ad esempio, trasformare una “F” in “E” oppure una “O” in “Q” e via discorrendo. Le forze dell’ordine sono sempre più impegnate nel contrasto a questo fenomeno e gli agenti sono stati addestrati a riconoscere le targhe manomesse e a controllare i veicoli sospetti. Inoltre, grazie all’installazione di telecamere di sorveglianza e all’utilizzo di software di riconoscimento delle targhe, oggi è possibile individuare e sanzionare i trasgressori. Ricordiamo che la multa per accesso non autorizzato in ZTL è già di per sé elevata, ma in caso di manomissione della targa la sanzione può raddoppiare o triplicare. Oltre alla multa, è possibile il sequestro amministrativo del veicolo, con conseguenti costi aggiuntivi per il recupero.
Possibili sviluppi futuri
L’utilizzo di adesivi o altri materiali per coprire parte della targa è una pratica diffusa, ma facilmente rilevabile dai sistemi di riconoscimento automatico. In futuro, si prevede un ulteriore rafforzamento dei sistemi di controllo delle ZTL, grazie all’introduzione di nuove tecnologie e all’integrazione dei dati provenienti da diverse fonti. La collaborazione tra le forze dell’ordine, le amministrazioni comunali e le aziende che gestiscono i servizi di trasporto pubblico sarà fondamentale per contrastare efficacemente questo fenomeno. Solo attraverso un’azione coordinata e costante sarà possibile ridurre questo fenomeno e garantire la sicurezza stradale e la qualità della vita nelle nostre città.