Zak Brown: “Potremmo non veder nessuna Sprint nel 2022”

La rivoluzione politica di Zak Brown

Credits: @ZBrownCEO (Twitter)

Zak Brown apre all’eventualità di veder slittare le Sprint Qualifying; nel 2022 potremmo infatti non vedere il format debuttante nella scorsa stagione a causa di dissidi economici

Lo scorso anno ha fatto il suo debutto la Sprint Qualifying, un nuovo format deliberatamente ispirato a quanto già si vede nelle categorie minori. E nonostante il malumore del pubblico più affezionato, nel 2022 dovrebbe fare ancora la sua comparsa in Formula 1 (grazie all’approvazione degli sponsor). Ma ora c’è qualcosa che le mette in dubbio, e a dirlo è Zak Brown aprendo un discorso già precedente accennato.

L’inghippo starebbe nella volontà di alcuni di aumentare il tetto del budget cap attualmente fissato a 140 milioni: “Ci sono un paio di squadre, e una in particolare, che vorrebbero incrementare il budget cap con altri 5 milioni di dollari. Cosa che trovo ridicola. Non c’è nessun motivo razionale dietro questa richiesta”. Le parole riportate direttamente dalla BBC.

Le ragioni starebbero nell’eventualità di incidenti che potrebbero capitare in queste occasioni. Ma come rilancia il CEO di McLaren sarebbe una problematica in cui tutti hanno la possibilità di incappare. Per me ciò fa parte dello sport. È una sfida che non voglio che venga risolta aprendo il libretto degli assegni”, così si legge su Motorsport.com.

SOLUZIONI ALTERNATIVE

“Potremmo non riuscire a farle, e sarebbe davvero un peccato. Per come stanno le cose l’americano ha aperto alla possibilità che le Sprint vedano nuovamente la luce solo nel 2023 – per quando sarà necessario il consenso di appena sei team. “Vorrei non dover votare per il 2022 anche perché siamo arrivati oltre alla data limite. Dovremmo guardare più avanti senza il bisogno di aumentare il budget cap”.

“Potremmo forse trovare un compresso per portare avanti il progetto in questa stagione, o farlo slittare. In questo caso però penso che qualcuno dovrà dare delle spiegazioni ai fan per l’assenza delle gare del sabato”, ha concluso Brown. Una situazione (diciamoci la verità) di cui tanti sarebbero in realtà sollevati.