Wolff svela alcuni dettagli sulla rivalità Hamilton-Rosberg
Il team principal della Mercedes ha svelato alcuni retroscena sul rapporto tra gli ex compagni di scuderia, deterioratosi nel corso degli anni
Toto Wolff ha rivelato alcuni dettagli della relazione, professionale e di amicizia, intercorsa tra Nico Rosberg e Lewis Hamilton. Nonostante i due si conoscessero ormai da diverso tempo, avendo iniziato insieme andando sui kart, la loro contemporanea permanenza in Mercedes ha incrinato progressivamente il loro rapporto. I due si sono ritrovati proprio nel 2013 a condividere la scuderia e, gara dopo gara, la competizione è apparsa subito evidente.
Forse un po’ per i successi consecutivi di Hamilton, forse per altri motivi ignoti ai più, i tre anni trascorsi all’interno del team tedesco hanno lentamente guastato la loro amicizia. I due non se le sono mai mandate a dire, tanto a parole quanto a sportellate, mettendo in difficoltà anche lo stesso Wolff. Il team principal della Mercedes, durante un podcast registrato per High Performance, ha raccontato il suo disappunto nei confronti del rapporto dei due piloti, sottolineando anche gli effetti negativi percepiti.
RIVALITÀ DIFFICILE DA CAPIRE (E DA PREVEDERE)
Wolff, come riporta anche Motorsport, ha sottolineato quanto sia stato difficile capire il motivo della loro rivalità. Allo stesso tempo, non conoscendone la causa, per i membri della scuderia è stato complesso anche cercare di calmare gli animi e trovare una soluzione per rendere il clima molto più disteso. Questo anche perché, come ha affermato lo stesso Wolff, la competitività tra i due non ha tirato fuori il meglio delle loro performance.
“Non sono sicuro che abbia tirato fuori il meglio di loro. Si trattava di un’aria molto negativa…e in un team devi giocare per la squadra. La sala riunioni era piena di negatività perché i due piloti erano l’uno ostile all’altro. E questo ha appesantito l’atmosfera nella sala, oltre al fatto che non ci ha dato modo di sistemare le cose. Non ho potuto cambiare molto, perché i due sono stati confermati prima che io arrivassi. Nessuno si è chiesto cos’era successo tra di loro in passato. C’era un trascorso storico che ognuno ignorava”.
Nonostante tutto, Wolff si è impegnato molto per rendere l’atmosfera più vivibile all’interno del team, convincendo Rosberg e Hamilton a lottare per la squadra. Nel farlo, il team principal della Mercedes ha rivelato di non aver usato sempre un atteggiamento accomodante nei confronti dei due piloti, ma di aver fatto ricorso anche al pugno di ferro per far sì che si impegnassero a fondo e mettessero da parte il loro disaccordo.
“Dopo quello che è successo nel 2014, ho capito che c’erano dei sentimenti egoisti. Ho detto loro che se si fossero di nuovo avvicinati l’uno alla monoposto dell’altro in quel modo, avrebbero dovuto pensare al marchio Mercedes. Avrebbero dovuto pensare a ogni persona all’interno del team e all’impegno di ognuno. […] Oggi abbiamo imparato ad accettare la rabbia e il dolore che i piloti possono provare l’uno contro l’altro, ma cerchiamo di mantenere una dinamica positiva all’interno della squadra“.