VIDEO Formula 1 | GP Messico 2016, il dietro le quinte Red Bull: tutta la verità by Christian Horner
In seguito alla manovra di Sebastian Vettel all’altezza della prima curva che ha costretto Max Verstappen ad un lungo sull’erba con conseguente rientro in pista davanti al ferrarista, tutti quanti abbiamo sentito la comunicazione radio da parte del muretto Red Bull che imponeva all’olandese di cedere la posizione.
“Ok, give the position Max, you have to give the position…” questo è ciò che gli ingegneri del reparto corse austriaco hanno comunicato al 19enne poche curve dopo il fattaccio in curva #1 (lo potete sentire a partire dal minuto 0:50).
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Eppure Christian Horner, in un dietro le quinte in esclusiva, ha raccontato una versione completamente differente: “La manovra compiuta da Max non è stata differente da quella che abbiamo visto fare da Hamilton in curva #1 poco dopo lo start a causa del bloccaggio delle gomme anteriori”.
“Alla luce di ciò abbiamo chiesto delucidazioni alla direzione gara la quale ci ha risposto che serviva loro un po’ di tempo per confrontare bene le immagini e stabilire chi fosse arrivato davanti – ha continuato il team principal della Red Bull – A quel punto abbiamo comunicato a Max di MANTENERE LA POSIZIONE”.
“Nel frattempo, Daniel (Ricciardo) era giunto negli scarichi di Vettel e così c’è stato l’attacco alla curva #4 che ha innescato un’altra polemica – ha proseguito Christian Horner – Le regole sono chiare per tutti e la FIA aveva già emesso la propria sentenza, quindi ritengo che sia giusta la penalità comminata al tedesco della Ferrari”.
“A tal proposito sono soddisfatto della scelta intrapresa dalla Race Direction e di conseguenza sono orgoglioso per la prestazione di Daniel che gli ha permesso di conquistare la terza posizione in Campionato”.
La decisione di affiancarlo al giovane pilota olandese si è rivelata quindi un successo?
“Assolutamente, l’abbinamento con Max sta funzionando molto bene, si stuzzicano a vicenda incrementando ogni volta le loro capacità di guida – ha risposto l’ex pilota inglese – Inoltre si è rivelato di buon auspicio il fatto che Max sia riuscito ad insidiare Rosberg: ormai siamo molto vicini alle Mercedes e questo ci stimola non solo a far bene nel finale di stagione ma anche per il prossimo 2017”.
Un commento sulla vicenda delle vie di fuga: l’utilizzo della ghiaia avrebbe potuto cambiare il risultato finale dello scorso weekend?
“Bernie (Ecclestone) ha detto di preferire i muri ma ritengo che il ricorso a metodi alternativi sia molto più efficace – ha spiegato il team manager della Red Bull – Oggi come oggi i commissari sportivi interpretano le vicende in troppi modi differenti e quindi il ritorno alla ghaia sarebbe la soluzione migliore per evitare che un lungo nell’erba o comunque al di fuori dalla pista possa esser sfruttato come un indebito vantaggio nei confronti degli avversari”.