Vettel: “Sarò dimenticato in fretta e va bene così”

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© Ferrari Media Center

Il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel crede che sarà dimenticato in fretta dopo il suo addio alla Formula 1

Salvo rare eccezioni, alla storia vengono consegnati solo i vincitori. Il tempo che avanza funge però da discriminante anche tra questi ultimi. Secondo pilota tedesco più vincente della storia, terzo assoluto per numero di vittorie nella Massima Serie e quarto a pari merito con Alain Prost in quanto a campionati vinti sono i numeri che collocano Sebastian Vettel nella cerchia dei più grandi del motorsport. Nonostante la nuova partnership con Aston Martin offra la possibilità di migliorare tali statistiche, in un’intervista rilasciata a Motorsport.com Vettel si è detto certo di essere dimenticato rapidamente dopo il suo addio alle corse.

Non mi interessa quello che dice la gente – ha dichiarato il trentatreenne di Heppenheim – “il nostro mondo guarda sempre avanti, il che è positivo. Non si può rimanere ancorati al passato. Se così fosse, staremmo ancora parlando di Fangio come il miglior pilota di sempre. Credo sia stato un grande, un pilota speciale. Se però chiedessimo ad un quindicenne chi sia Juan Manuel Fangio, questi probabilmente non saprebbe rispondere. Alla fine dei conti non è una cosa negativa, nel senso che il tempo passa e passerà ancora. Sono convinto che dopo il mio addio verrò dimenticato in fretta e per me va bene, penso sia giusto così”.

“Per questa ragione non mi preoccupo di dover dimostrare nulla alle persone e tendo a concentrarmi solo su me stesso e chi ho davanti. Non vorrei sembrare egoista o arrogante, ma alla fine si parla di me e del team. Ci sono persone che mi hanno sempre supportato e che mi hanno dato tanto negli ultimi dieci anni, restando al mio fianco nonostante i risultati. Credo che lo sport si muova molto velocemente, anche in termini di memoria. Si tende a giudicare come eroe chi viene dal nulla e disputa un paio di gare buone o, nel mio caso, come mediocre un pilota da oltre cinquanta vittorie“.