Verstappen, su Hamilton: “Basta la fortuna ed avere una buona macchina per essere come lui”
Verstappen assicura che non gli serve rancore per essere competitivo ma fortuna
Verstappen riconosce che può raggiungere Hamilton in numero di Mondiali, ma non è la sua priorità perché ha già ottenuto quello che voleva. Max Verstappen ha parlato forte e chiaro del suo rapporto con Lewis Hamilton sia dentro che fuori dalla pista, e ha ammesso di non aver bisogno della rivalità con il britannico per sentirsi competitivo. Né sente la pressione di conquistare i sette titoli che la Mercedes ha nel suo record. Se deve accadere, ha assicurato, accadrà ma Verstappen comprende che serve fortuna contro Hamilton. Ma quando si tratta di valutare cosa deve succedere per diventare sette volte campione, è stato molto chiaro: “Devi essere fortunato a rimanere a lungo su una grande macchina”.
I duelli tra i due continuano dallo storico finale nel 2021, quando lottarono per il titolo fino all’ultimo turno di campionato. In quel momento il pilota della Red Bull conquistò la vittoria e, da quel momento in poi, è diventato un pilota quasi invincibile. A Milton Keynes capirono molto bene l’effetto suolo e a Brackley rimase molto indietro. E questo ha relegato Hamilton in secondo piano a vantaggio di Verstappen. Nelle ultime tre stagioni, tre titoli, con un 2023 ‘quasi’ perfetto : ha vinto 19 delle 22 gare.
Quindi sono in molti a cominciare a paragonare la sua carriera a quella degli inglesi. Gli restano quattro campionati da pareggiare con lui e l’olandese sa che non è impossibile. Alla fine il suo dominio ricorda molto quello del sette volte iridato quando ebbe la fortuna di correre nell’epoca d’oro della Mercedes. Ma questo ci ha portato anche a pensare alle tensioni che si sono create tra loro negli ultimi anni, derivate soprattutto da tutti i conflitti vissuti in pista durante quel contestato 2021. Verstappen però è stato molto sincero e ha voluto sminuire la situazione. “Non ho bisogno di questo tipo di rivalità. Ovviamente vogliamo batterci a vicenda , ma onestamente, una volta che siamo in un ambiente privato è come se fossimo ragazzi normali”, ha confessato in un’intervista al Times.
Non sa se potrà recuperare o meno, ma ha valutato cosa serve per vincere le sette Coppe del Mondo che Hamilton ha al suo attivo. “Devi essere fortunato se rimarrai a lungo a bordo di una grande macchina. Dipendi molto dal materiale che hai“ ha assicurato. Quindi, rifletteva, “se succede, succede”. “Quando ho vinto il mio primo titolo, ho detto, tutto quello che verrà dopo è un extra perché, realisticamente, in F1, ho ottenuto tutto ciò che volevo ottenere”, ha aggiunto nella sua spiegazione al riguardo. Cioè non vede come impossibile il pareggio con l’inglese, e quindi nemmeno con Michael Schumacher, ma crede che molti fattori debbano coincidere.