Verstappen-Red Bull: spunta la clausola di uscita

Verstappen Podio

Credits: Red Bull Racing Press Area

Il consulente Red Bull ha specificato che il legame di Max con la squadra dipende in buona parte dalla permanenza della Honda 

L’estensione del contratto siglata di comune accordo tra Max Verstappen e la Red Bull è stata celebrata dai bibitari come una garanzia di avere almeno per i prossimi quattro anni uno dei maggiori prospetti del Circus. E in effetti è così: con un accordo che si estende addirittura fino al 2023, l’olandese è stato sottratto alle sirene Mercedes, che pareva la destinazione più logica in caso di addio di Max alla sua attuale squadra. Invece, il 22enne di Hasselt rimarrà legato al team che lo ha lanciato in Formula 1 almeno per i prossimi quattro anni, con un ingaggio che si aggira attorno ai 40 milioni. Merito anche della Honda, che nel biennio 2020-2021 si accollerà parte delle spese.

HONDA: DIPENDE DA TE

Già, la Honda. Recentemente, Helmut Marko ha fatto sapere che c’è una clausola nel contratto dell’olandese. Verstappen è il pupillo della Honda, che spesso rivolge parole al miele per l’unico pilota capace di averli portati al successo nell’era ibrida. Ma il futuro del motorista nipponico non è così definito come quello di Max. Il contratto dei giapponesi con Red Bull si estende per ora fino al 2021: per il biennio successivo, sul fronte power unit non si conosce ancora nulla.

Proprio in virtù di questa situazione è spuntata la clausola che permetterebbe a Verstappen di svincolarsi dall’ambiente Red Bull prima della scadenza contrattuale. Dalle parole di Marko, tutto dipenderà dalla Honda: se i giapponesi firmeranno anche oltre al 2021, Max dovrebbe restare. Ma se la Honda dovesse gettare la spugna, pare che anche l’olandese sarà libero di andarsene altrove.

“In linea generale, è un contratto solido e non dovrebbero esserci problemi di perdere Max – ha specificato Marko a Motorsport-Total.com Per ora, il contratto con Honda abbraccia il prossimo biennio, 2020-2021, e ovviamente rimanere senza motore dopo quell’anno complicherebbe i nostri piani. Per convincere Max a restare, ci vuole un motore competitivo, altrimenti  il quadro verrebbe scombinato”.

“In ogni caso, siamo soddisfatti dell’accordo siglato a gennaio: dà stabilità al team e ci permette di iniziare con più motivazione. L’obiettivo rimane quello di rendere Max il più giovane campione della storia ha concluso il consulente Red Bull.