UFFICIALE – L’Europa cancella tutte le multe: decisione definitiva per darci un po’ di respiro | Se ne riparla tra 3 anni

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L’UE ha annunciato una modifica al regolamento sulle emissioni di CO2 per autovetture e furgoni. La decisione finale sarà presa nei prossimi mesi

Il 2025 entra nel vivo, e con esso l’entrata in vigore di nuove e stringenti normative europee sulle emissioni di CO2 per le autovetture. La proposta di moratoria per le multe arriva in un momento cruciale per il comparto automobilistico europeo, che sta affrontando sfide senza precedenti legate alla transizione verso la mobilità elettrica.

Le nuove normative sulle emissioni, se applicate immediatamente, avrebbero comportato multe salate per i chi non avesse rispettato i limiti imposti, con un impatto potenziale di miliardi di euro.

L’UE vuole mantenere i suoi obiettivi ambientali, ma è anche consapevole della necessità di sostenere l’industria automobilistica durante questa fase di transizione.

Secondo la Presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, la decisione mira a bilanciare la necessità di progredire verso la neutralità climatica con la tutela della competitività dell’industria europea.

La situazione

Attualmente, il regolamento europeo prevede che, a partire dal 2025, le case automobilistiche debbano rispettare un limite medio di emissioni di CO2 per la loro flotta di veicoli nuovi. In caso di superamento di tale limite, sono previste sanzioni pari a 95 euro per ogni grammo di CO2 in eccesso, moltiplicato per il numero di veicoli venduti.

La proposta di emendamento, sostenuta dalla Presidente CE Ursula von der Leyen, prevede di concedere alle case automobilistiche un periodo di transizione di tre anni, durante il quale le sanzioni sarebbero sospese. L’obiettivo è di dare alle aziende più tempo per adeguarsi ai nuovi standard, investendo nello sviluppo di veicoli elettrici e a basse emissioni.

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Implicazioni e reazioni

La decisione è stata accolta con favore dalle associazioni di categoria dell’industria automobilistica, che avevano espresso preoccupazione per l’impatto delle multe immediate. All’orizzonte si scorgono sfide significative, tra cui la carenza di semiconduttori, l’aumento dei costi delle materie prime e le difficoltà legate alla transizione verso la mobilità elettrica. Molti governi europei hanno sostenuto la proroga, riconoscendo la necessità di un approccio graduale alla transizione verso la mobilità sostenibile.

Sarà importante monitorare come le case automobilistiche utilizzeranno questo tempo aggiuntivo e se riusciranno a raggiungere gli obiettivi di emissione nel lungo termine. Le associazioni ambientaliste contestano il rinvio di tre anni, ritenendolo un passo indietro nella lotta ai cambiamenti climatici. A loro avviso, le case automobilistiche dovrebbero accelerare gli investimenti in tecnologie pulite, anziché beneficiare di proroghe che ritardano l’adozione di modelli di produzione più sostenibili.