Toto Wolff su Antonelli: “Non mi sento in colpa”
Toto Wolff chiarisce la “questione Antonelli”, escludendo qualsiasi tipo di senso di colpa
La scelta da parte di Toto Wolff di porre Kimi Antonelli al volante della Mercedes a partire dal 2025 è stata messa in discussione da molti. Tuttavia il team principal delle Frecce d’Argento ha dichiarato di non sentirsi minimamente in colpa per le sue decisioni. L’italiano, classe 2006, ha saltato la Formula 3 per dedicarsi direttamente alla Formula 2, dove occupa la sesta posizione in classifica. Queste sarà l’ultima sua stagione nelle categorie minori, per poi compiere l’importante salto nella classe regina.
Sbagliare è parte del percorso
Antonelli si trova da tempo sotto i riflettori, che lo vedono come uno dei giovani più promettenti nel mondo delle corse. È Toto Wolff a volerlo sotto la sua ala, scegliendolo come pilota dell’academy Mercedes, cosa che gli ha permesso di sviluppare il suo percorso verso la Formula 1. E ora che l’italiano ha un contratto in mano con il team ufficiale, a Wolff è stato chiesto se si sentisse in colpa per la pressione posta sulle sue spalle.
“Penso che le circostanze siano colpevoli. Nel nostro settore, sappiamo perfettamente chi è capace e chi no. Lui ha saltato la Formula 3, ha praticamente vinto tutto prima. Poi è chiaro: inizi a diventare un pilota Mercedes, fai i test nelle FP1 e, allo stesso tempo, sei sotto la lente di ingrandimento in quanto tutto ciò accade a Monza. Ed è da un po’ che un pilota italiano non fa parte di un team di vertice. Quindi sono sicuro che questo può essere molto per un diciottenne”, ha dichiarato.
Antonelli ha debuttato in Formula 1 il 30 agosto, in occasione delle FP1 a Monza. La sua sessione è tuttavia durata solo 10 minuti a causa di un testacoda all’altezza della parabolica. “In questi giorni così difficili come lo sono per lui in questo momento, è sicuramente terribile. Ma questo fa parte della curva di sviluppo“, ha affermato Wolff.
“Non voglio essere quello che sceglie i grandi momenti e dice, ‘beh, hai visto quel settore? Hai visto quel tempo sul giro?’ Ma ciò che vediamo è, ed è per questo che ho scelto un termine diverso, che c’è performance. E lo abbiamo notato anche nei pochi giri che abbiamo visto. Quello che ha provato a fare lui, la macchina non è riuscita a farlo”, ha concluso.
Di: Lavinia Masciocchi