Todt difende la riservatezza dell’accordo con la Ferrari

Jean Todt fa visita da Schumacher

Credits: Jean Todt Twitter

Jean Todt ha difeso fermamente la riservatezza dell’accordo che la FIA ha firmato con la Ferrari riguardo alla legalità della sua power unit. Dopo la lettera dei sette team che chiedevano maggiori spiegazioni riguardo questo accordo tra la FIA e Maranello, la risposta della Federazione è arrivata. Chiara e precisa.

Tre opzioni erano disponibili“, ha dichiarato Jean Todt al Daily Mail. “Chiudere il caso, portare la questione dinanzi al Tribunale internazionale o concludere un accordo. Tali decisioni spettano al presidente della FIA, in conformità con le norme giudiziarie e disciplinari della Federazione“.

Il presidente ha informato e consultato diversi altri funzionari chiave della FIA nonché il CEO di Formula 1 con l’obiettivo di creare un consenso su quale fosse il modo migliore per affrontare il caso. Ha sollecitato e ricevuto raccomandazioni dal personale tecnico, legale e finanziario della FIA e ha anche ricevuto consulenza da un avvocato esterno con esperienza“.

NUOVO SENSORE PER EVITARE ULTERIORI POLEMICHE

Per evitare comunque nuove polemiche ed eventuali scappatoie dal regolamento, la FIA da quest’anno ha imposto l’utilizzo di un sensore sulla power unit di ogni monoposto.

La rabbia dei team rivali della Rossa non si è comunque di certo placata, ed è probabile che le tensioni scaturite da questa vicenda si protrarranno all’interno dei paddock anche durante la stagione.

Difficilmente infatti i top team, Mercedes e Red Bull, molleranno la presa, e continueranno a tenere il fiato sul collo alla FIA  e alla Ferrari riguardo questa questione.  Forse perchè pensano davvero che gli ingegneri di Maranello avessero trovato un modo per ‘barare’, o forse, più probabile, soltanto perchè vorrebbero sapere anche loro i segreti del motore del Cavallino.