Test Pirelli: come ne esce la Ferrari? Ora è ufficiale

Ferrari test Pirelli 2022 Imola

Credit: Ferrari Press Area

La FIA ha confermato che la Ferrari, in occasione dei test Pirelli di Imola, non ha violato alcun regolamento

Proprio nei giorni successivi alcune squadre avevano sollevato dei dubbi. In particolar modo la McLaren, che in occasione dei test Pirelli in ottica 2023, ha insinuato che la Ferrari avesse testato un fondo vettura leggermente diverso da quello montato nel fine settimana di Imola. E questo fatto, inevitabilmente, ha suscitato l’attenzione dei rivali.

Nessun componente del Cavallino Rampante ha mai mostrato la benché minima preoccupazione, consci probabilmente di aver agito nel rispetto delle regole. Infatti, il pezzo messo sotto accusa aveva già ricevuto il via libera dalla Federazione Internazionale per essere montato sulle F1-75 di Leclerc e Sainz già nei test in Bahrain.

Modifiche ammesse ma se utili alla valutazione degli pneumatici

Sotto questo punto di vista il disciplinare parla chiaro. L’articolo 10.8 del Regolamento Sportivo afferma che “le vetture utilizzate in questo tipo di test devono usare solo componenti di una specifica già utilizzata in almeno una gara o in una sessione di test della stagione in corso“.
E aggiunge che “non è permesso provare nel corso del test componenti o cambi di set-up che potrebbero fornire ulteriori informazioni al team impegnato nello sviluppo degli pneumatici. Eventuali modifiche possono essere ammesse solo se approvate in anticipo e se necessarie alla corretta valutazione degli pneumatici in prova”.

Le proteste degli altri team sono state respinte dalla FIA, che ha informato le squadre rivali come il fondo usato dalla Ferrari a Imola sia stato già utilizzato in precedenza.
Sebbene la Rossa non abbia voluto fornire ragioni nel momento in cui è finita sotto accusa, una spiegazione è arrivata in queste ultime ore. Il fondo oggetto di discussione, quello utilizzato da Carlos Sainz nel pomeriggio, è stato sostituito perché nel corso della mattinata Leclerc aveva danneggiato il suo.

La McLaren non è convinta

Se la Red Bull, attraverso Christian Horner ha accettato di buon grado il riscontro da parte della Federazione Internazionale con piena fiducia nell’operato della FIA, nonostante la Ferrari sia il principale avversario della scuderia anglo-austriaca in campionato, non si può dire lo stesso della McLaren. La scuderia inglese, con Zak Brown, non si sarebbe dimostrato completamente soddisfatto della sentenza, andando a ricordare il famoso affaire del motore Ferrari. Che sia l’inizio di una nuova tiritera che coinvolgerà i prossimi mesi del Mondiale?