Divieto di sosta, ora annullano tutte le sanzioni | La metà dei cartelli non sono a norma

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Il problema della sosta e dei cartelli non a norma è un fenomeno diffuso; ma quand’è che possiamo ritenere una multa illegittima?

Quante volte ci siamo ritrovati con una multa per divieto di sosta? Spesso, la sensazione è quella di essere stati vittime di un ingiustizia. E, a quanto pare, in molti casi questa sensazione potrebbe essere fondata. Secondo recenti stime, infatti, ben la metà dei cartelli stradali che indicano il divieto di sosta non sarebbe a norma. La proliferazione di divieti di sosta non conformi alle normative rappresenta un problema sempre più pressante nelle nostre città, con ripercussioni significative sulla mobilità urbana, sulla qualità della vita dei cittadini e sull’immagine stessa dei centri abitati. Per essere valido, un cartello stradale deve rispettare precise normative in termini di dimensioni, posizionamento, visibilità e chiarezza del messaggio. Qualsiasi difformità da queste regole potrebbe rendere nullo il divieto e, di conseguenza, la multa associata.

Quando è possibile contestare una multa per divieto di sosta?

Ci sono diversi motivi per cui si può contestare una multa per divieto di sosta. Se il cartello non è presente, è posizionato in modo tale da non essere visibile o è danneggiato, il divieto potrebbe non essere valido. Potrebbero mancare elementi grafici o scritte fondamentali per la comprensione del divieto. Inoltre la multa potrebbe essere annullata anche se la vegetazione o un edificio impediscono la visibilità del cartello oppure lo stesso è posizionato in una zona con scarsa illuminazione. Il cartello potrebbe anche risultare “contraddittorio“, ad esempio, se si trova accanto ad un altro che autorizza la sosta. In questo caso prevale il principio di chiarezza e il conducente potrebbe essere legittimato a parcheggiare. Sono da considerarsi motivi di annullamento anche gli errori materiali presenti nel verbale, come ad esempio un errore nella data o nell’ora della violazione.

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Come difendersi: i passi da seguire

Contestare le multe ingiuste non è solo un modo per risparmiare denaro, ma anche per contribuire a migliorare la qualità della segnaletica stradale e a garantire una maggiore sicurezza per tutti gli utenti della strada. Per contestare una multa per divieto di sosta, è fondamentale agire tempestivamente e in modo corretto. Presentare ricorso entro i termini previsti dalla legge, al Prefetto o al Giudice di Pace, motivando la richiesta di annullamento della multa. A questo proposito, è sempre utile ai fini procedurali scattare foto del cartello da diverse angolazioni, annotare la data e l’ora della contravvenzione e cercare eventuali testimoni.