Team Andretti: complicazioni nell’ingresso in Formula 1
Michael Andretti non nasconde il suo disappunto riguardo alle complicazioni che sta riscontrando in merito all’ammissione, del proprio team, al campionato di Formula 1
La famiglia Andretti è una delle più conosciute nel mondo del Motorsport e Michael, il figlio dell’ex Campione del Mondo, non ha mai nascosto l’interesse nel far debuttare il suo team in Formula 1. Dopo un accordo saltato con Sauber nel 2021, Andretti e Cadillac hanno annunciato una collaborazione in vista del campionato 2024. “Ritengo che siamo adatti a diventare un nuovo team di Formula 1 e che possiamo apportare valore al campionato e ai nostri partner, oltre a dare emozioni ai fan”, dichiarava Michael. Ad oggi, la griglia è formata da dieci scuderie, ma è in discussione la concreta possibilità di aumentare il numero di squadre. Il team Andretti si presenterebbe come undicesima scuderia, “tutta americana” per volontà ferrea dell’ex pilota.
Andretti ha coinvolto nel progetto anche la General Motors: “Siamo onorati di collaborare con Andretti Global in questo momento storico delle corse. Siamo entusiasti della prospettiva di unirci per formare un team americano di F1 che contribuirà a stimolare ancora di più l’interesse globale per il campionato e lo sport“, dichiarava Mark Reuss, presidente della GM. Secondo le figure coinvolte, quindi, l’ok per entrare a far parte del Circus doveva essere una questione scontata. Andretti si mostrava fiducioso di un suo coinvolgimento già nel Campionato 2024.
Dalla FIA nessuna luce verde
La data per la decisione finale in merito ai nuovi ingressi in Formula 1 è fissata per il 30 giugno e, con l’avvicinarsi della scadenza, Andretti non nasconde il suo disappunto. Infatti, se la McLaren e la Williams si mostrano favorevoli all’ingresso di un nuovo team, le altre squadre sembrano restie. Toto Wolff non nasconde le sue perplessità sul fattore economico, poiché i profitti dovranno essere divisi con un team in più, mentre Günther Steiner aggiunge che non vede nessun vantaggio in questo ingresso. Anche i vertici sono divisi: Mohammed Ben Sulayem , il Presidente della FIA, si è sempre mostrato estremamente favorevole, mentre Domenicali (CEO della Formula 1) è preoccupato per le possibili operazioni di speculazione dei nuovi team in un momento di forte crescita della Formula 1.
Lo sfogo di Andretti
“È tutta una questione di avidità, di guardare a sé stessi e non a ciò che è meglio per la crescita complessiva della categoria“. Così si sfoga Andretti, di fronte alle difficoltà che sta incontrando nel processo di ammissione.
Michael sperava che l’appoggio di un grande costruttore avrebbe migliorato l’atteggiamento generale nei confronti del suo progetto. Ha anche dichiarato di avere a disposizione la cifra richiesta dalla Formula 1 per l’ingresso della scuderia, ma nemmeno questo pare esser servito. Tuttavia Andretti, nelle interviste, non si mostra scoraggiato: non tace, e dichiara ” I detrattori sono la mia motivazione. È sempre divertente farli tacere”.
Elisabetta Bianco