Attualità Targa, entra in vigore nuova direttiva quadro europea: hai solo 3 mesi per regolarizzarla | Per i trasgressori confisca del veicolo immediata 24 Novembre 2024 Pietro Santercole Targa estera: in Italia hai 3 mesi per reimmatricolare l'auto - pexels - F1World.it Nuove regole per le auto con targhe estere: la riforma del Codice della Strada prevede che queste siano trattate in maniera differente La riforma del Codice della strada, prevista dall’art. 35, comma 3 della nuova legge che è stata confermata lo scorso 20 novembre, infatti, riguarda esplicitamente l’utilizzo di autovetture che presentano targhe estere, che gli automobilisti utilizzano per non pagare le tasse vigenti in Italia che sono spesso più alte di quelle estere.L’uso delle targhe straniere viene spesso reso possibile da un “buco” nella normativa, secondo la quale i proprietari intestano i propri veicoli a società di noleggio straniere, le quali a loro volta le immatricolano all’estero e le affittano, sulla carta, ai cittadini italiani che le utilizzano.Questo espediente serve in realtà a pagare di meno le polizze RC, in particolare nella città di Napoli, dove sono stati rilevati moltissimi casi di automobili con targhe estere noleggiata da automobilisti che vogliono “ingannare” il sistema e pagare meno di assicurazione. Ma il Governo Meloni, con l’approvazione del nuovo Codice della Strada, diventato ormai legge, ha deciso di dare una stretta molto importante anche a questa particolare pratica, decidendo di costringere i veicoli con targa straniera a essere immatricolati in Italia dopo un periodo limitato di circolazione, ed a possedere un certificato di assicurazione italiano.Targhe estere: entro 1 anno la reimmatricolazioneSecondo le nuove norme, le autovetture che hanno una targa estera dovranno essere reimmatricolate entro un certo lasso di tempo massimo, che il governo dovrà stabilire in via inequivocabile e comunicare agli automobilisti. Stando all’art. 13 della Direttiva Solvency II e all’art. 1 del codice ass. private, comma 1, lett. fff), la registrazione di un veicolo in uno Stato dell’Unione Europea comporta che il rischio assicurativo sia riferito a quel Paese. Quindi, come riporta il sito Brocardi News, la copertura assicurativa può essere assegnata solamente da compagnie assicuratrici di quello Stato o che operano in regime di libera prestazione di servizi (Lps). La stretta sulle auto estere serve a far pagare l’assicurazione RC – pexels – F1World.itTre mesi e non un giorno di piùCome non bastasse, l’art. 93 bis del Codice della strada, comma 1, specifica che un veicolo con targa estera, di proprietà di una persona residente in Italia, può circolare per soli tre mesi; al termine di questo periodo, la reimmatricolazione in Italia diventa obbligatoria. Pertanto un soggetto italiano che possiede una autovettura con targa estera, secondo quando già stabilito non può superare i tre mesi di circolazione. Vedremo quanto stabilirà il nuovo Codice della Strada.Ma le cose cambiano se il veicolo appartiene a un soggetto estero ed è utilizzato in Italia da un cittadino italiano tramite un contratto, ad esempio di comodato o di noleggio: in questo caso, l’art. 93 bis del Codice della strada, comma 2, impone solo la registrazione della targa estera nel Registro veicoli esteri (Reve) entro 30 giorni, anche non consecutivi. Non vi è alcun obbligo di stipulare un’assicurazione. Continue ReadingPrevious Codice della strada 689/81: la normativa passepartout | Quando entra in vigore non ti multano piùNext Officine criminali, ora paghi anche in garanzia | Il nuovo trucco per ingabolarti è micidiale