Codice della strada 689/81: la normativa passepartout | Quando entra in vigore non ti multano più
E’ diventata finalmente legge la nuova normativa del Codice della Strada, voluta fortemente dal Ministro per le Infrastrutture e per i Trasporti Matteo Salvini
Sebbene ci siano una serie di detrattori che hanno cercato, fino all’ultimo secondo, di far passare “appena” 350 emendamenti alla legge Salvini, alla fine sia Camera e Senato hanno dato ragione al Ministro approvando la legge in questione.
Che ha portato con sé una serie di cambiamenti rispetto a quanto stabilito dal vecchio Codice della Strada, che sicuramente in qualche modo vanno a favore degli automobilisti, che risultano meno penalizzati dai vari commi del Codice della Strada attuale rispetto a quello che hanno dovuto osservare fino allo scorso 20 novembre.
Una delle norme, in particolare, riguarda gli autovelox: bistrattati, odiati e, alla fine, “colti in flagrante” rispetto a tante presunte irregolarità che invece si sono rivelate delle irregolarità vere e proprie, non tanto per colpa delle autorità che li installano ma per la mancata conformità alle norme tecniche che li regolano.
Aspetti come la distanza dal punto di segnalazione, il rilevamento dell’effettiva velocità della autovettura, l’elevazione della sanzione, sono diventati oggetti di discussione e sono stati messi in forte dubbio, al punto che contestare e far annullare una sanzione elevata da un autovelox è diventato quanto mai semplice.
Quel cavillo scacciapensieri
Non costituiscono reato e sono soggette alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma di denaro tutte le violazioni a cui si applica l’articolo 4 della legge 689/1981. Tale norma “esclude la responsabilità amministrativa in caso di adempimento di un dovere, esercizio di una facoltà legittima, per stato di necessità o legittima difesa. Se la violazione è ordinata da un’autorità, ad esempio, la responsabilità ricade sul pubblico ufficiale che ha dato l’ordine.
Lo ha ribadito la stessa Cassazione, che con la sentenza 2254/1988, ha chiarito i limiti dello stato di necessità in ambito stradale. Ad esempio, nella guida senza patente, lo stato di necessità è applicabile solo quando non esistano alternative lecite per affrontare un pericolo. Un conducente che guidi senza patente per raggiungere un medico può schivare la multa se può dimostrare di aver fatto di tutto per trovare soluzioni come chiamate telefoniche, noleggio di vetture o l’aiuto di amici, dimostrando l’effettiva impossibilità di usare mezzi legali.
Eccesso di velocità e guida in stato di ebbrezza
Stato di necessità a parte, chiaramente ci sono delle accortezze che vengono imposte agli automobilisti quando sono alla guida delle loro automobili, che in caso di contravvenzione possono mettere in pericolo la vita altrui. Una in particolare riguarda l’eccesso di velocità: i recenti fatti di cronaca rispetto agli investimenti hanno portato infatti ad abbassare il limite di velocità a 30 km/h nei centri abitati.
Anche la guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti è duramente punita dal nuovo codice della Strada, dal momento che al pari della guida con eccesso di velocità può essere causa di morte e ferimenti sia del guidatore che dell’eventuale pedone investito.