Futuro Ferrari, Steiner difende Vasseur per il 2026

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© Ferrari Press Area

Vasseur resta al comando: per Steiner la Ferrari ha bisogno di stabilità

Sembra essere ancora notte fonda per la Ferrari che, a quattro gare dalla fine, è ancora alla ricerca della sua prima vittoria stagionale. L’annata è complessa e, inevitabilmente, non sono mancate le speculazioni sul futuro della scuderia. A inizio campionato, echeggiavano persistenti le voci secondo cui la posizione di Fred Vasseur fosse in pericolo, nonostante il manager francese avesse già firmato un’estensione pluriennale. Il mese scorso, però, il team di Maranello ha ribadito pubblicamente piena fiducia nel proprio team principal. Gunther Steiner, ex responsabile di una squadra in Formula 1, ha spiegato che sarebbe prematuro pensare a un cambio di leadership prima del 2026, soprattutto in vista delle nuove regolamentazioni tecniche che entreranno in vigore. Secondo Steiner, sarà fondamentale valutare il potenziale della Ferrari con il nuovo ciclo tecnico e solo allora giudicare il lavoro di Vasseur.

Penso che Fred rimarrà ancora un po’ di tempo e certamente per tutto il 2026, con le regole completamente nuove“, ha dichiarato Steiner a casino.org. “Se non saranno competitivi l’anno prossimo, allora forse succederà qualcosa. Sarebbe sbagliato ora mettere qualcuno di nuovo al comando. Le nuove regolamentazioni saranno impegnative per tutti e la Ferrari sta già lavorando da tempo al 2026. In Formula 1 tutto inizia molto presto. Vediamo cosa riusciranno a ottenere e poi giudichiamoli da li, perché Fred ha ereditato ciò che ha ereditato. La Ferrari ha bisogno di stabilità e calma in questo momento, non di un cambiamento in una posizione così importante“.

Christian Horner non è la soluzione

Prima della conferma ufficiale da parte della Scuderia, alcune indiscrezioni avevano collegato Christian Horner, ex capo della Red Bull, al ruolo di Vasseur. Sebbene l’inglese sia stato un manager estremamente vincente con la scuderia di Milton Keynes, Steiner ha affermato che non avrebbe comunque garanzia di successo a Maranello. “Non so dove stia andando Christian”, ha aggiunto l’ex team principal. “Penso che voglia tornare in Formula 1 perchè è ciò che ama di più nella sua vita. Ma la Ferrari è un’azienda molto difficile da gestire. Al momento sono secondi nel Campionato Costruttori, ed è una lotta serrata. Il secondo posto non sarebbe un brutto risultato quest’anno, ma non è comunque abbastanza per un’organizzazione come la loro“.