Haas impossibilitata ad accendere il motore fino ai test

Credits: Haas F1 Team Media Site

Guenther Steiner ritiene che sia necessario modificare la procedura di riavvio lanciato e consiglia la “zona di ripartenza”.

Un groviglio incredibile“. Così definì Giancarlo Mazzoni l’incidente che coinvolse oltre la metà delle monoposto nel GP del Belgio del 1998. Groviglio che è apparso molto simile a quello accaduto al Mugello durante il GP toscano 2020. Questa volta non si trattava di una vera partenza, ma di un avvio lanciato, causa Safety Car, dove quattro monoposto sono state costrette al ritiro. Molti hanno puntato il dito sulla procedura di riavvio della gara e ritengono sia necessario modificare tali procedure. Fra questi vi è il team principal della Haas, Guenther Steiner, che consiglia di introdurre una “zona di ripartenza“, per evitare simili incidenti.

Secondo il manager di Formula 1, con la zona di ripartenza stile Nascar, il pilota leader del gruppo dovrebbe accelerare gradualmente, seguito poi a ruota da tutto il gruppo. Questo eviterebbe l’incidente scatenato sul rettilineo del Mugello. Nester pone sotto la lente d’ingrandimento anche la posizione della linea si ripartenza, ritenendola oggetto di discussione. Le sue parole: “La linea di ripartenza era in fondo al rettilineo al Mugello, alcune persone hanno colto l’occasione e hanno provato a correre“.

“Non credo che qualcuno abbia fatto nulla di male, sono state le circostanze, ha continuato il manager italiano. “Andando avanti, per evitare queste cose penso che dobbiamo ripensare a dove mettere la linea di ripartenza e forse anche pensare ad una zona di riavvio. Non sono esperto di queste cose, ma altre serie lo fanno per evitare che queste cose accadano. Penso che valga la pena esaminarlo, ma sono sicuro che entrerà nell’agenda dello Sporting Work Group”, ha concluso Steiner.

MASI: “RESPONSABILITA’ NON DELLA PROCEDURA”

Tuttavia, il direttore di gara della FIA, Michael Masi, ha ribadito che le responsabilità del caos scatenato al Mugello siano da attribuire ai piloti stessi e non alle procedure in vigore. Non la pensa così Kevin Magnussen, che in linea col suo team manager, ritiene che siano necessarie delle modifiche al tali procedure. Il pilota della Haas è stato peraltro vittima dell’incidente in questione.

Magnussen:“Penso che l’incidente sia avvenuto perchè alcuni piloti davanti a me hanno cercato di fare una fionda per guadagnare slancio alla ripartenza. Hanno aperto il gap e accelerato e poi si sono resi conto che dovevano rallentare di nuovo, il che ha dato il via alla reazione a catena in fondo al gruppo. E’ proprio quello che è successo. La soluzione deve essere una modifica alla procedura di riavvio, altrimenti penso che accadrà di nuovo“, ha concluso il danese.