McLaren: lotta contro il tempo per sostituire le parti danneggiate nel botto del Mugello

Credits: Pirelli official twitter

Mika Hakkinen, finlandese campione McLaren, parla del caos che si è creato sul circuito del Mugello domenica scorsa

Ancora difficile da realizzare quanto successo nel passato weekend durante il GP di Toscana. Gran Premio che è stato piuttosto frizzante, denso di colpi di scena, di incidenti e di bandiere rosse. Il due volte Campione del Mondo di Formula 1 Mika Häkkinen afferma che il caos che si è svolto al Mugello ha dimostrato chiaramente che i piloti hanno ancora molto da imparare sulle gare in nuove sedi. 

Il Mugello è stato una sfida unica. È una pista molto veloce ma è anche abbastanza stretta. E questa è sia la sua particolarità sia la sua difficoltà principale. Ho riguardato gli incidenti avvenuti all’inizio del Gran Premio di Toscana, e ritengo che ciò abbia dimostrato come i piloti abbiano ancora molto da imparare. Soprattutto, quando visitano un nuovo circuito”, esordisce Hakkinen. 

Prosegue il finlandese: “Con un solo sorpasso, i tutti i piloti hanno cercato di posizionarsi nel miglior modo possibile, con tre o quattro vetture in lotta per lo stesso pezzo di pista. Il primo incidente è stato un normale incidente di gara, con troppe monoposto che andavano a sinistra-destra alle curve 2 e 3. Il secondo incidente, quello che ha causato la prima bandiera rossa della gara, è stato molto più pericoloso. C’erano tutte le monoposto vicine, poiché i piloti cercavano di indovinare quando Valtteri Bottas avrebbe accelerato dopo la Safety Car”. 

HAKKINEN, INCIDENTI E SICUREZZA

L’ex McLaren continua con la sua analisi: “Ecco perché il secondo incidente è stato molto più pericoloso: le monoposto andavano tutte a velocità diverse ed i piloti non riuscivano a vedersi l’un l’altro. Le immagini televisive degli on-board mostravano chiaramente quanto fosse difficile per i conducenti evitarsi a vicenda. È stato il tipo di incidente con più vetture che siamo abituati a vedere in una formula inferiore, non in Formula 1. Ma ancora una volta, fortunatamente, i miglioramenti della sicurezza hanno fatto il loro lavoro“.

L’incidente di Lance Stroll, invece, è stato preoccupante perché la macchina sembrava aver subìto un guasto. Guasto che potrebbe essere stato il risultato di un cordolo del Mugello. Avere un danneggiamento del genere non è mai una bella esperienza. Il pilota diventa un passeggero e non c’è niente che tu possa fare se non prepararti all’impatto”, afferma per concludere Hakkinen.