Schumacher: “Solo il tempo saprà dire quando arriverò in Formula 1!”
Mick Schuamcher non ha fretta di esordire in Formula 1
Mick Schumacher, 20 anni, un campionato di Formula 3 in bacheca, ma soprattutto una maturità invidiabile. Diversi team, tra cui la Toro Rosso, l’avrebbero potuto mettere su un loro sedile già quest’anno, eppure lui ha preferito non correre. Il tedesco ha preferito continuare la gavetta in Formula 2, piuttosto che buttarsi a capofitto nella serie regina del motorsport. Diciamocelo, un atteggiamento non da tutti, che manifesta tanta maturità.
Dopo la prima vittoria in Formula 2, giunta all’Hungaroring, ai giornalisti ha parlato del suo viaggio verso la Formula 1, “La prima vittoria in F2 è stata fantastica, ma solo il tempo saprà dire quando arriverò in Formula 1. Devo ancora lavorare molto su me stesso. Non so se ci arriverò fra 2 o 3 anni, o già l’anno prossimo. Solo il tempo può dirlo. Farò del mio meglio per cercare di imparare il più possibile in modo che quando farò il grande passo, sarò pronto e sicuro”.
La prima vittoria darà fiducia per il resto del campionato
Bisogna dire che finora il campionato del giovane Mick non è stato troppo esaltante, ma piuttosto sfortunato. Ad ogni modo le prestazioni ci sono e migliorano gara per gara. A proposito della sua prima vittoria in Formula 2, Mick Schumacher ha ammesso “La prima è la più difficile, ma ovviamente è anche quella che ti da più fiducia. Ti dà molta sicurezza per il proseguo del campionato”.
“È stato molto positivo vincere in quel modo. Abbiamo avuto molta pressione, non solo da Nobu (Matsushita) durante la gara, ma per tutta la stagione. Abbiamo sfoggiato delle performance molto forti, ma non ottenuto abbastanza punti per il potenziale che avevamo. Mi riferisco alle gare in Austria o in Inghilterra, dove il ritmo è stato eccezionale, ma per molti aspetti non siamo riusciti a sfruttarlo davvero. In generale, sono davvero felice che siamo riusciti a ottenere questa vittoria, ma soprattutto che siamo riusciti ad ottenere quei punti.“
Essere nella FDA è una granzia per il futuro
La capacità di non voler bruciare le tappe ed aspettare il proprio momento non è una qualità scontata. Ora il figlio del grande Michael deve solo trovare costanza di rendimento ed un pizzico di fortuna. Per il resto Schumacher è un cavallino della Ferrari Driver Academy, come lo era Leclerc (ora a Maranello), come lo è Giovinazzi (ora in Alfa) e come lo era l’indimenticabile Jules Bianchi. Il che significa che quando i risultati miglioreranno, sarà difficle che baby Schumi non trovi posto in griglia.