Sainz-Ferrari, nel 2021 l’all-in è d’obbligo
Al suo primo anno in Ferrari, Carlos Sainz Jr. dovrà andare all-in per assicurarsi un futuro nella Massima Serie
Il 2021 sarà un anno cruciale per molte personalità del Paddock. Volti nuovi si accompagnano a vecchie partnership ritrovate e molti cambi di casacca. Tra questi ultimi, il più importante è quello che vede l’ex-pilota McLaren Carlos Sainz Jr. vestire il blasone del Cavallino Rampante, eredità tutt’altro che leggera. Lo spagnolo è chiamato, insieme a Charles Leclerc, a riscattare una delle peggiori stagioni della Scuderia degli ultimi vent’anni, e forse per lui la posta in gioco è ancora più alta. Per tutta una serie di ragioni, nel 2021 Sainz farà bene ad andare all-in per assicurarsi un futuro in Ferrari e nella Massima Serie stessa.
Innanzitutto, la compagnia. L‘occupante dell’altro lato del box ha già dimostrato di non essere incline a svolgere il ruolo di seconda guida. Essere riuscito a farsi preferire dai piani alti di Maranello a un certo Sebastian Vettel non è certo una cosa di tutti i giorni. Leclerc poi non solo si avvicina al perfetto prototipo di pilota Ferrari, ma è la personificazione del successo della Ferrari Driver Academy, fattore che lo rende ancor più prezioso per Binotto&Co. Il rischio di essere un mero comprimario del monegasco è quanto mai elevato.
In secondo luogo, Carlos deve guardarsi dalla concorrenza esterna. Il suo sedile è mira di attenzioni da parte di un altro prodotto FDA, il rookie Mick Schumacher. Il fresco campione della Formula 2 debutterà quest’anno nella Classe Regina con la Haas, da anni scuderia satellite Ferrari. Non è mai stato fatto mistero della voglia di portare il giovane tedesco alla corte di Enzo seguendo le orme del padre. Dovesse Mick disputare una stagione convincente con il team guidato da Gunther Steiner, l’unico ostacolo per lui sarebbe rappresentato proprio dal madrileno, il cui contratto scade a fine 2022.
TRIS, FULL E POKER
Il ventiseienne figlio d’arte dunque sarà quindi costretto a giocare al meglio le proprie carte. Paradossalmente, la precaria condizione del Cavallino Rampante giocherebbe a suo favore: difficilmente verrebbero impartiti ordini di scuderia se la Ferrari dovesse trovarsi a sgomitare nel midfield, con il rischio di scoraggiare una fonte di punti inestimabile come Carlos. A parità di condizioni, Sainz potrebbe quindi rifilare qualche sganassone al monegasco. Al contrario, se il team di Maranello dovesse competere per piazzamenti più elevati, Charles sarebbe l’uomo-copertina da piazzare nel tris a podio.
Nei confronti del giovane Schumacher, poi, Sainz possiede più di qualche punto di vantaggio nella propria mano. Oltre alla pluriennale esperienza nella Massima Serie, il numero #55 ha più volte dimostrato di essere un eccellente sviluppatore della monoposto. E’ noto il suo buon feeling con gli ingegneri e la quantità di feedback che è in grado di restituire. Il suo sarebbe dunque un valore aggiunto per una Ferrari in fase di ricostruzione, al contrario di un giovane alle prime armi che per sua stessa ammissione ha bisogno di tempo per adattarsi.
I giocatori sono al tavolo e le carte sono state servite, non resta far altro che attendere l’apertura delle puntate in programma il 28 marzo. Non sappiamo chi tra i contendenti possegga la mano vincente, ma possiamo già dare per certo l’all-in di Sainz per la permanenza in Ferrari. Se il suo sarà un bluff o meno lo decreterà solo il tavolo grigio che da settant’anni decide le sorti dei piloti di Formula 1.
T-1 month and counting until lights out in Bahrain 🥳
Lots of work to do between now and then, but we’re working flat out to be ready for action 🙌#essereFerrari 🔴 #BahrainGP @Carlossainz55 pic.twitter.com/CQBAmW5hN6
— Scuderia Ferrari (@ScuderiaFerrari) February 28, 2021