Russell: “Quella con Mercedes è stata un’esperienza formativa”
Dopo l’esperienza in Mercedes, Russell ha riconosciuto come una delle lezioni più importanti sia stata quella riguardante il sapersi adattare alla monoposto a disposizione
In questa stagione George Russell ha avuto la possibilità di salire sulla Mercedes W11 nel GP di Sakhir. In quell’occasione l’inglese era stato scelto come sostituto di Lewis Hamilton, dopo che quest’ultimo aveva contratto il Covid-19. Durante il penultimo appuntamento del mondiale il pilota di King’s Lynn aveva impressionato per la sua capacità di calarsi in pochissimo tempo in una vettura diversa. Tanto che si ha ancora in mente come la (prima) vittoria gli fu portata via ben due volte: prima a causa di un pit stop disastroso, e poi per via di una foratura.
La prestazione di Russell in Bahrain lo ha messo sicuramente in lizza per un sedile nel team di Stoccarda. Ma questo non potrà accadere fino al 2022, dato che la line up del prossimo anno sarà ancora composta da Valtteri Bottas e Lewis Hamilton (che, a dir la verità, non ha ancora annunciato il rinnovo). Per questo motivo il 2021 sarà un anno fondamentale per l’inglese. Per guadagnarsi il posto nella squadra tedesca è sicuro che sarà necessario “continuare in questo stato di forma e proseguire con positività“. Ha poi concluso con: “Penso che Mercedes creda in me. Mi hanno dato delle opportunità, e sono sempre dietro a supportarmi“.
“IMPORTANTE SAPERSI ADATTARE”
Tornato alla Williams per il GP di Abu Dhabi, Russell ha rivelato come anche un solo weekend con la Mercedes sia stato estremamente formativo. La lezione più importante è, a suo dire, l’adattabilità. Per un pilota è essenziale comprendere ed essere capace di adeguarsi al nuovo contesto. Capire che se un certo atteggiamento ha funzionato su una monoposto, non per forza funzionerà anche su un’altra.
“Penso che, tra i concetti che ho imparato, il più importante è che devi essere adattabile. Il mio stile di guida mi ha penalizzato leggermente con la Mercedes. Quando sono tornato alla Williams ho cercato di implementare alcune delle cose che ho fatto con la W11, ma non ho potuto. Credo quindi che bisogna avere una mentalità aperta e uniformarsi al mezzo che si ha a disposizione“, ha detto l’inglese.