Russell non ha il posto garantito in Mercedes

Credits: Williams Racing Official Twitter

Il futuro del giovane talento inglese come pilota Mercedes non è assicurato, Russell deve dimostrare di meritare il posto

Dopo le ottime prestazioni del 2019 in molti pensavano che ben presto George Russell sarebbe divenuto uno dei piloti ufficiali della scuderia di Stoccarda. E ancora all’inizio della stagione 2020 in molti vociferavano che l’inglese fosse pronto a prendere il sedile di Valtteri Bottas. Poi la Williams, tramite una clausola, ha deciso di trattenere il campione della Formula 2 2018; mentre Mercedes ha rinnovato il contratto del finlandese per un altro anno. Ora le aspettative per vedere Russell in Mercedes sono tutte puntate sul 2022. Ma Toto Wolff non ha affatto garantito il posto all’inglese dicendo che “dipenderà da come andrà la prossima stagione“.

Il futuro di Russell dipende dalle sue performance

Russell è tra i piloti con più talento della Formula 1 attuale. L’inglese ha dimostrato ampiamente le sue capacità nelle categorie minori vincendo la GP3 nel 2017 e la Formula 2 nel 2018. In Formula 1 ha dato prova della sua velocità soprattuto nelle qualifiche del sabato, più difficili sono state invece le gare della domenica. A una domanda diretta di Sky Sport F1 se Russell fosse un candidato per un sedile in Mercedes nel 2022 Wolff ha risposto che dipenderà dalle prestazioni del 2021, non nascondendo che: “Certamente George è molto apprezzato per il futuro“.

L’inglese è giovane e da giovane quale è commette degli errori che però gli danno la possibilità di imparare e di migliorarsi. Un esempio è l’incidente avvenuto dietro la Safety Car durante il GP dell’Emilia Romagna. In quell’occasione Russell si prese tutta la colpa dell’accaduto dichiarando: “È probabilmente l’errore più grande che ho fatto nella mia carriera“, e scrivendo persino una lettera di scuse al team.

L’essere così consapevole delle proprie capacità e dei propri errori è ciò che, a parere di Toto Wolff, accomuna il giovane pilota ai migliori: “È un tratto della sua personalità che lo fa essere brutale nel valutare se stesso. Penso che questa cosa sia una di quelle appartenenti ai grandi, sono in grado di migliorarsi grazie a ciò“.