Ross Brawn: “Mick Schumacher mi ha ricordato il padre”
“Schumacher vince“. Risale al 2006 l’ultima volta che le abbiamo sentite pronunciare. Dopo 13 anni, gli animi di addetti al settore e tifosi, sono stati scossi durante il weekend del GP di Ungheria, quando Mick Schumacher ha vinto la gara sprint F2. L’ingegnere e dirigente britannico, Ross Brawn ha visto crescere Mick Schumacher. Impossibile non provare la stessa emozione irripetibile che ha coinvolto il tedesco di 20 anni e la sua famiglia.
Al fianco di Michael Schumacher per gran parte della sua carriera, Ross Brawn ha ammesso che le celebrazioni di domenica hanno ricordato il sette volte campione del mondo di F1. L’ingegnere britannico auspica comunque cautela quando si parla di Mick Schumacher: nonostante la sua vittoria in Ungheria abbia catturato l’immaginazione di tutti, i fan devono dare al giovane il tempo di sviluppare in modo completo le diverse qualità che un pilota deve avere.
“Non ero in pista, ma è stato un momento emozionante vederlo alzare le braccia al cielo, e non posso negare che mi abbia ricordato suo padre, Michael “, ha detto il capo sportivo della F1, e continua – “Mick ha dovuto lottare per la vittoria ed evitare di commettere errori poiché è stato tormentato per tutta la corsa da Nobuharu Matsushita. La vittoria è arrivata dopo una prima parte dell’anno piuttosto sfortunata, e questo gli darà più fiducia nelle proprie capacità.”
Sul momento indimenticabile, in Germania, quando Mick Schumacher, è salito sulla F2004 in onore del padre Michael Schumacher, Ross Brawn commenta -“Una settimana prima ad Hockenheim, Mick ha fatto una corsa dimostrativa su un’auto davvero speciale, la Ferrari F2004 che suo padre aveva guidato e di fronte alla folla che aveva applaudito Michael per così tanti anni. Deve essere stato un incredibile turbinio di emozioni per Mick prima che anche lui si fermi durante la pausa estiva.”
L’ingegnere prosegue poi sulle speculazioni che riguardano il giovane Schumacher :“Gli sforzi di Schumacher più giovane ha catturato l’immaginazione dei media in tutto il mondo e mostrano quanto il nome Schumacher significhi ancora e quanta attenzione possa generare. A Mick deve ancora essere permesso di progredire con calma per vedere dove si inserisce in questo mondo competitivo di giovani talenti, ma la vittoria (ungherese) è stata un momento importante: c’è ancora molta strada da fare, ma è sulla strada giusta. ”
Eleonora Arcari