Ricciardo contro Norris: sta per accendersi la sfida?
Per la McLaren si prospetta il rischio di una lotta interna, ma il team sembra convinto di poter gestire qualsiasi situazione
Nel Gran Premio dell’Azerbaijan Daniel Ricciardo ha dato i primi veri segnali di risveglio della stagione. Dopo essersi qualificato appena alle spalle di Lando Norris, in gara il pilota australiano si è scoperto in grado di competere con il compagno di squadra. Bloccato dietro di lui durante il primo stint, Ricciardo ha chiesto via radio che gli fosse lasciata strada: i suoi pneumatici a mescola dura stavano funzionando meglio rispetto alle gomme medie del britannico. Il muretto si è opposto, nel tentativo di far funzionare al meglio le strategie di entrambi i piloti. Ricciardo è quindi riuscito a sopravanzare Norris soltanto in occasione del valzer dei pit stop.
Nella seconda parte di gara la situazione si è invertita, con il britannico più rapido rispetto al compagno di squadra. Lando non è però riuscito a portare a compimento una manovra di sorpasso, e Daniel lo ha preceduto sotto la bandiera a scacchi con uno scarto minimo: 349 millesimi di secondo. Adesso arriva una fase decisiva per la stagione di Ricciardo e, verosimilmente, per il suo futuro in McLaren. Il pilota australiano dovrà dimostrare che la prestazione di Baku non è stata occasionale.
Seidl: “Ricciardo e Norris conoscono gli obiettivi del team”
La ritrovata competitività di Ricciardo potrebbe scatenare una rivalità interna con Norris? La situazione è stata analizzata da Andreas Seidl al termine del Gran Premio dell’Azerbaijan. “L’aspetto fondamentale, in questo caso, è che siamo preparati per uno scenario del genere”, ha spiegato il team principal della McLaren. “I piloti sanno perfettamente quali sono gli obiettivi della squadra. Nel momento in cui si verificano situazioni come quella di Baku, io penso di potermi fidare di entrambi. Alla fine, quanto successo in pista dimostra che posso contare sui miei piloti, e questo è molto importante”.
A dirla tutta, ci troviamo con ogni probabilità di fronte a un non problema. Dopo un inizio di stagione difficile, con il solo Norris capace di estrarre il massimo da una monoposto problematica, la McLaren sarebbe ben lieta di schierare due piloti competitivi, anche a costo di qualche scaramuccia interna. L’anomalia è stata fin qui rappresentata dallo scarso rendimento di Ricciardo. Quello che il team si aspettava al momento dell’annuncio del pilota australiano, era di poter contare su due prime guide. I prossimi Gran Premi ci diranno se l’episodio di Baku è stato solo un fuoco di paglia, o il primo tassello della rinascita di Daniel Ricciardo.