Ricciardo avrà uno stipendio ridotto in McLaren

Ricciardo 2020

Credits: Daniel Ricciardo twitter

Daniel Ricciardo, attuale pilota per Renault, ha affermato che le sue entrate saranno minori dopo il passaggio alla scuderia di Woking nel 2021

Il divorzio di Vettel dalla Ferrari ha scaturito un effetto domino sul mercato piloti. In sostituzione al tedesco, approderà alla Rossa lo spagnolo Carlos Sainz. Il posto di Sainz in McLaren sarà invece preso da Daniel Ricciardo. L’australiano ha tutte le carte in regola per essere un perfetto compagno di squadra per Lando Norris, ed un ottimo pilota per la scuderia inglese. Ma quanto costa l’ex Red Bull? 

Secondo il veterano giornalista francese Marc Limacher, Ricciardo in McLaren guadagnerà circa la metà di quello che la Renault gli aveva offerto all’inizio della loro collaborazione. Per il 2019 e il 2020, ha incassato uno stipendio di 25 milioni di euro, mentre alla McLaren ne arriveranno solo 10 milioni per stagione. È sostanzialmente un taglio del 60%. Tuttavia, Ricciardo riceverà un bonus di 400.000 euro ogni volta che arriverà a podio, mentre una vittoria in gara sarà pagata 1 milione di euro.

LA MCLAREN DEVE RIDURRE I COSTI

Le notizie sul salario ridotto di Ricciardo arrivano dopo che la McLaren ha annunciato un taglio di 1.200 dipendenti per ridurre i costi. Costi che sono rimasti molto elevati da gestire a causa del blocco della stagione motoristica per la diffusione dell’epidemia di Covid-19. 

Parla Paul Walsh, presidente esecutivo del gruppo McLaren: “Siamo profondamente dispiaciuti dell’impatto che questa situazione ha su tutti i nostri dipendenti. Soprattutto su coloro i cui lavori potrebbero essere modificati o ridotti. È un modo di agire che volevamo davvero evitare, avendo già adottato misure di riduzione dei costi drastiche in tutte le aree possibili dell’azienda. Ma ora non abbiamo altra scelta che ridurre le dimensioni della nostra forza lavoro”. 

Con il 2021 si aprirà una stagione in salita per tutti i team in griglia. Purtroppo il blocco causato dalla pandemia ha generato una forte crisi nell’economia dell’intero settore del Motorsport, causando riduzioni di costi e personale. La speranza di un ritorno alla normalità è sempre accesa, non ci resta che aspettare lo spegnimento dei semafori il 5 luglio al Red Bull Ring.