Retroscena Red Bull: Perez, Hulkenberg, e la scelta all’ultimo
Il consigliere di Red Bull rivela i retroscena sottostanti la sostituzione di Albon: Perez, Hulkenberg ed una chiamata all’ultimo minuto
Come è noto, Red Bull ha sostituito il giovane Alexander Albon per quanto riguarda la stagione 2021. Fino a poco tempo fa, il nome del sostituto non era ancora noto. Dopo il GP di Abu Dhabi, è stato annunciato Sergio Perez. Ma i retroscena di questa lunga trattativa comprendono anche un altro nome: Nico Hulkenberg. Il tedesco ex Renault aveva, infatti, colpito Red Bull per le sue prestazioni di ottimo livello in Inghilterra ed in Germania, quando aveva sostituito prima Perez, e poi Stroll. Ma alla fine la scelta è comunque ricaduta sul messicano Perez.
Helmut Marko, in un’intervista con Motorsport, ha spiegato i retroscena di questa vicenda: “Abbiamo considerato di prendere Nico Hulkenberg. Tuttavia, ci abbiamo ripensato. Così l’ho chiamato 10 minuti prima della scelta definitiva e gli ho detto che sfortunatamente non avrebbe funzionato tra lui e Red Bull”.
PERCHE’ E’ STATO SCELTO PEREZ
Le parole del 77enne austriaco hanno rivelato, inoltre, che sia Perez sia Hulkenberg si sono avvicinati a Red Bull, nell’esatto momento dell’annuncio di Sebastian Vettel alla Racing Point (che prenderà il nome di Aston Martin) nella stagione 2021: “Ce l’hanno chiesto entrambi. Sia Nico che Sergio. Per la precisione, si sono rivolti a noi in autunno. Poi, con le gare in Italia a Monza e al Mugello è diventata una richiesta più intensa”.
“La scelta è stata compiuta per un motivo ben preciso. Perez ha già guidato con il motore Mercedes per molte stagioni. Inoltre conosce la guidabilità, la reattività e tutte le informazioni inerenti a questo diverso tipo di monoposto”, dichiara Marko.
“Hulkenberg, invece, è stato pilota per Renault. È vero che anche lui ha sperimentato il motore Mercedes quest’anno. Ma le tre gare che ha corso per Racing Point con il motore Mercedes, probabilmente non si possono prendere come riferimento, perché Nico era più impegnato ad adattarsi alla macchina che a raccogliere dati”, afferma Marko per concludere.