Renault: un 2019 al di sotto delle aspettative
OBIETTIVI E ASPETTATIVE
L’ingaggio di Daniel Ricciardo aveva lasciato presagire a un campionato di alto livello da parte della Renault. La scuderia transalpina arrivava da una stagione conclusa con un buon quarto posto finale, ma prestazioni ben lontane rispetto ai primi tre top team.
La coppia Ricciardo – Hulkenberg si profilava una delle più interessanti della stagione, inferiore (a livello complessivo) forse solo a quelle Mercedes e Ferrari. Con un monte ingaggi livellato verso l’alto, la scuderia francese era intenta a tornare a lottare per qualcosa di più importante che un posizionamento nella top ten, come testimoniavano le dichiarazioni avvenute nel giorno della presentazione della vettura:
“Il nostro messaggio è semplice, stiamo investendo in Formula 1 e nel 2019 il quarto posto sarà il risultato minimo. Perché l’obiettivo è lottare in modo costante per il podio” – aveva dichiarato il presidente di Renault Sport, subito dopo l’unveiling della monoposto.
LA STAGIONE
Sin dai test invernali, la RS19 non mostra grossi progressi rispetto alla stagione 2018, con la grande novità, Daniel Ricciardo, che arranca nei confronti del più esperto compagno di team Nico Hulkenberg, giunto alla sua terza stagione con Renault. Nella gara inaugurale in Australia, è il solo Hulkenberg ad andare a punti, chiudendo al settimo posto, mentre Ricciardo è costretto al ritiro.
Tra il Bahrain e la Spagna, la vettura francese ottiene soli sei punti, conquistati da Ricciardo nel Gran Premo di Cina, mentre a Monaco è ancora l’ex Red Bull ha rafforzare di due punti il magro bottino della scuderia transalpina. La situazione sembra improvvisamente cambiare durante il Gran Premio del Canada, quando le due “giallone” si giocano le posizioni subito retrostanti l podio per poi terminare in sesta e settima posizione.
Quello canadese è un bagliore che svanisce nella gara di casa in Francia, dov è il solo Hulkenberg a portare punti alla scuderia. Un doppio posizionamento a punti torna nel Gran Premio di Gran Bretagna, quando entrambe le vetture riescono a concludere nella top ten, mentre grandi rimpianti arrivano dalla Germania dove un doppio ritiro preclude una ghiotta chance di podio, colta dalla Toro Rosso di Daniil Kvyat.
La sosta viene preceduta da un doppio zero in Ungheria, prima di tornare a vedere una prestazione all’altezza di quella canadese nel Gran Premio d’Italia, dove la Renault ottiene il miglior risultato stagionale, concludendo in quarta e quinta posizione. Ormai sono chiare le caratteristiche della RS19, che risponde bene solo nei circuiti da basso drag con forti staccate.
Dopo aver raccolto appena tre punti tra Singapore e Russia, in Giappone arriva la doppia squalifica al termine del Gran Premio, causa un’irregolare gestione del ripartitore di frenata. Una sanzione che sarebbe potuta essere ancora più grave, visto che alcune evidenze mostrerebbero che la vettura francese usava questo sistema già da inizio stagione.
Dopo un doppio posizionamento a punti sia in Messico che negli Stati Uniti, la Renault ottiene i suoi ultimi punti nel Gran Premio del Brasile, per concludere così al quinto posto assoluto, ottenuto in volata su una sorprendente Toro Rosso capace di sfruttare al meglio le situazioni favorevoli e ottenere due podi in stagione.
VERSO IL 2020
Per il prossimo campionato la Renault è chiamata al salto di qualità. Il team principal Abiteboul non ha mai negato che ci sarebbero voluti 3-4 anni per ricostruire, ma quel tempo ora è scaduto e la scuderia transalpina già dalla prossima stagione è chiamata a giocarsi podi e quarta posizione nel campionato costruttori.
Un’importante novità riguarderà la lineup, con Daniel Ricciardo che sarà affiancato dall’ex Mercedes Esteban Ocon. Il francese ha già dichiarato di voler concludere la stagione tra la sesta e la settima posizione assoluta, piazzamento che, ottenuto quest’anno da Carlos Sainz, ha proiettato la McLaren al quarto posto. Anche da parte di Daniel Ricciardo è chiesto un ulteriore salto di qualità, dopo aver perso in questa stagione parte di quella straordinaria qualità che lo contraddistingueva nelle manovre di sorpasso.
Voto stagione: 5