Regolamenti 2021: giuste le idee proposte dalla FIA
Dopo una lunga e estenuante attesa sono finalmente arrivate le linee guida su cui si potrebbero basare i regolamenti tecnici del 2021. Il condizionale è d’obbligo in quanto le bozze presentate dalla FIA, non sembrano soddisfare i team che entro ottobre si dovranno pronunciare in merito.
Nello specifico, su questo sito, abbiamo già spiegato quali sono state le proposte avanzate dalla FIA: riduzione del carico aerodinamico nella parte superiore della vettura, reintroduzione dell’effetto suolo per recuperare carico al di sotto della scocca e standardizzazione di varie parti che meccaniche, quali cambi, cerchioni, dadi ecc…
Ma procediamo con ordine. La prima grossa rivoluzione, quella che riguarda l’aerodinamica, sembra essere un’idea ottimale. In un colpo solo infatti si metterebbe una gran bella pezza a ben due problemi, che da tempo tengono banco: i costi eccessivi e le difficoltà nel seguire a distanza ravvicinata un’altra vettura. Eliminando bargeboard, turning vanes e semplificando ulteriormente le ali anteriori, si andrebbero a limare notevolmente gli esosi costi legati allo sviluppo di queste parti. Inoltre l’eliminazione di alette, deflettori e cosi via, renderebbe più agevoli i sorpassi. Mentre oggi seguire un rivale da vicino comporta la perdita di circa il 40%-50% del proprio carico aerodinamico, dalle simulazioni effettuate questi valori dovrebbe scendere intorno al 10%-15%, nel 2021. Dunque il primo capitolo del regolamento tecnico 2021, sembra andare incontro ai desideri di team e tifosi. Eppure alcuni tecnici non sembrano gradire. Un’ala anteriore cosi semplice a soli tre elementi, limiterebbe la ricerca dei progettisti, creando auto molto simili nelle forme. Per questo i top team vorrebbero qualcosa di meno basico in modo da poter dare più spazio ai propri ingegneri.
Andiamo avanti al capitolo due, quello della ‘standardizazzione’. Il concetto di standardizzazione è da sempre stato proposto da Liberty Media al fine di limare le prestazioni tra top team e team di bassa classifica. Nello specifico si vorrebbero uniformare una lunga serie di elementi, ovvero: mozzi delle ruote/dadi e equipaggiamento per i pit stop, cambi (che dovrebbero rimanere congelati per 5 anni…), impianti frenanti e cerchi. Ecco, qui non ci siamo proprio. Indubbiamente a tutti piacerebbe vedere tanti team vicini tra loro e podi non monopolizzati dai soli piloti Mercedes, Ferrari e Red Bull. Ma è anche vero che la Formula 1 è da sempre ricerca, innovazione, sperimentazione. Da sempre in Formula 1 i più ricchi con maggiori possibilità vanno forte, mentre quelli col budget ridotto si ritrovano ad inseguire. E’ sempre stato cosi. Andando a standardizzare una vasta serie di elementi, come detto, si avvicinerebbero le prestazioni, ma si trasformerebbe la Formula 1 in una sorta di Indycar europea. E’ questo quello che volete?
In conclusione, giusto voler limare i costi, giusto ridurre il gap tra i team, ma non bisogna snaturare quello che è il DNA della Formula 1.