Formula 1 Gran Premio Messico Red Bull-budget cap: ecco quando si conoscerà la penalità 28 Ottobre 2022 Eleonora Ottonello Credit: Red Bull Content Pool Ormai siamo praticamente alla linea di arrivo. La tanto attesa penalità che riceverà la Red Bull dalla FIA per aver superato il limite del budget cap verrà svelata questo pomeriggioIl team di Milton Keynes ha indetto per le 18.30 (ora italiana) una conferenza stampa. Direttamente dal circuito intitolato ai fratelli Rodríguez, la Red Bull svelerà la penalità inflitta loro dalla Federazione Internazionale per aver superato il limite imposto dal budget cap. Secondo le ultime indiscrezioni, nelle ultime ore, la scuderia austriaca e la FIA sarebbero riuscite a raggiungere un’intesa. Solamente in occasione della conferenza stampa indetta per la giornata di oggi, però, il team di Milton Keynes rivelerà maggiori dettagli e in che cosa consiste la penalità. Dopo settimane di discussioni, finalmente, si metterà il punto a una situazione che tiene banco da parecchie settimane. Era l’11 ottobre quando la FIA rese noto che la Red Bull avesse lievemente sforato il budget cap, di circa 7,2 milioni di euro, di un 5%.The garage walk was a little different today 😍👑 pic.twitter.com/FJ5tfJUYAT— Oracle Red Bull Racing (@redbullracing) October 27, 2022 Punizione finanziaria e tecnica in vistaBisognerà quindi aspettare questo pomeriggio per scoprire come la Federazione Internazionale ha deciso di penalizzare la Red Bull. Le prime indiscrezioni lasciano intuire che il team di Milton Keynes dovrà pagare una multa di diversi milioni di euro con una riduzione delle ore disponibili per lo sviluppo in galleria del vento sulla monoposto 2023. In gioco c’è la credibilità della Formula 1Il Presidente della FIA, Mohammed ben Sulayem, non ha nascosto di volere una sanzione di livello per la scuderia guidata da Horner. Non esemplare, ma che possa servire alle altre scuderie da lezione. In gioco non c’è solo la credibilità della Formula 1 intera, come sport, ma anche quella della Federazione stessa. In particolar modo sembra che la Red Bull possa non sfuggire alle limitazioni delle ore da svolgere in galleria del vento. Il team di Milton Keynes potrebbe trovarsi ad avere a disposizione 500 ore in meno delle 2 mila previste di sviluppo aerodinamico. Una riduzione del 25% di lavoro in galleria del vento per il 2023 ma potrebbe esserci anche la possibilità che la penalità possa essere prorogata anche al 2024.Red Bull come Ferrari nel 2019?Apparentemente questo caso ricorda vagamente quello riguardante il motore che ha visto protagonista la Ferrari, nel 2019. La power unit del Cavallino Rampante aveva avuto un improvviso miglioramento nel corso della stagione. Circostanza che mise in allarme gli avversari e per la quale la FIA avviò un’indagine per controllare la regolarità della PU Ferrari. La Federazione Internazionale raggiunse un accordo segreto con la scuderia italiana che però è rimasto secretato, lasciando gli altri team ovviamente non soddisfatti.Horner ha passato gli ultimi dieci giorni per trovare una soluzione e fare in modo che la Red Bull non sia eccessivamente penalizzata, soprattutto in vista del prossimo anno. La scuderia di Milton Keynes si è trovata a un bivio: accettare l’accusa o cercare di difendere la propria innocenza passando per il Tribunale di Appello ma, in questo caso, correndo il rischio che la sanzione possa essere ancora maggiore.La scomparsa di Dietrich Mateschitz sicuramente non ha facilitato le trattative ma ormai mancano davvero poche ore per scoprire di che morte dovranno morire in Red Bull. Tags: 2022, Christian Horner, FIA, Red Bull Racing Continue ReadingPrevious Penalità per Alonso ad Austin: il ‘mea culpa’ della FIANext Red Bull-Budget Cap: ecco le sanzioni