Questo segnale rimane un’incognita per la maggior parte degli automobilisti | Ce lo siamo dimenticati tutti

Segnale stradale

Uno dei segnali stradali più rari esistenti - eldebate - f1world.it

Con il passare degli anni, i segnali si sono evoluti, aumentano. Ce n’è uno raro, ancora esistente ma un’incognita per tanti automobilistico.

La segnaletica fa parte della regolamentazione del traffico di ogni Paese, anche se i più importanti sono stati approvati a livello internazionale dalla Convenzione stradale di Vienna del 1968. Già, proprio così, sono passati 56 anni da quel giorno storico che ha cambiato il mondo della strada.

Convocata dall’ONU a inizio ottobre 1968, la nuova conferenza internazionale aveva lo scopo di aggiornare la convenzione di Ginevra. Quel giorno in cui si scrisse di fatto il nuovo modo di guidare per strada parteciparono sessantasei Paesi, cui se ne aggiungevano cinque in veste di osservatori.

Fu proprio da quel giorno che furono istituiti gli aggiornamenti, automatici per la precisione, con i quali a partire dai 18 mesi dalla data di notifica, ogni norma/segnale sarebbe entrato in vigore al netto di un rifiuto ufficiale da più di un terzo dei paesi contraenti.

Con il passare dei decenni, il mondo della segnaletica è diventato un vero e proprio universo. Sebbene esistano alcune convenzioni a livello europeo e persino globale riguardo a determinati segnali stradali, ce ne sono altri a carattere “locale” che arrivano ad assumere un significato così complesso che nemmeno gli automobilisti del luogo quasi riconoscono.

Paese che vai, segnale che trovi

In quasi tutti i paesi del mondo, segnali come lo Stop o quelli che indicano i limiti di velocità di solito non causano problemi, poiché sono molto simili anche se possono avere delle differenti sfumature, basti pensare all’iniziativa catalana di anni fa che cercò di sostituire lo Stop segni con altri in cui potresti leggere Pareu.

Di recente è stato effettuato un sondaggio davvero interessante, ha permesso di capire quello che crea più confusione tra gli automobilisti. Ebbene, nonostante sia di origine britannica, nemmeno la maggior parte di loro lo ricordano e, di conseguenza, si ricordano del suo significato.

Segnali stradali
Segnali stradali in costante aumento, a 56 anni dalla Convenzione di Vienna – pixabay – F1World.it

Più unico che raro

È un segnale circolare, che ovviamente entra nella tipologia dei segnali di divieto o norme di circolazione obbligatorie. È di colore completamente bianco, se non fosse che è attraversato diagonalmente da una linea nera che può essere completamente nera oppure composta da linee parallele, sempre di colore nero.

Ebbene sì, quello che è stato designato come uno dei segni più sconosciuti in Europa varia il suo significato con sfumature a seconda del Paese in cui ci troviamo. Ad esempio, nel Regno Unito è un segnale che indica che il limite di velocità di una determinata strada è quello generico. In Spagna, per esempio, sarebbe paragonabile al cartello R-500, che si riferisce alla fine di tutti i divieti specifici che possono essere in vigore, ad esempio il divieto di sorpasso. Insomma un segnale più unico che raro.