Problemi per la Haas: pubblicate le accuse di un vecchio sponsor

Haas problemi sponsor

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Haas nel mirino: problemi con Uralkali, sponsor primario della scuderia fino al 2022

Continuano i problemi tra la Haas e il suo ex sponsor principale, Uralkali.  L’azienda russa produttrice di potassio ha reso pubblico il mancato rimborso dovuto dal team americano in seguito all’annullamento del contratto di sponsorizzazione. Contratto terminato all’inizio della stagione 2022 di Formula 1, poco dopo l’invasione dell’Ucraina da parte delle forze russe. Situazione che ha comportato, tra le altre cose, anche al licenziamento del pilota Nikita Mazepin, fino ad allora pilota Haas. Da quel momento la disputa tra il team sportivo e lo sponsor non si è mai conclusa.

Poco tempo fa, però, si è avuta un’evoluzione del caso. Il mese scorso è stata emessa una sentenza da un tribunale arbitrale svizzero riguardante la fine della collaborazione citata. Il tribunale ha stabilito che la squadra di Formula 1 aveva il diritto di terminare l’accordo, e ha confermato che la stessa lo ha fatto nel modo corretto. Insomma, non c’è stata alcuna violazione del contratto stipulato tra le due parti. Ciò significa che alcuna compensazione fosse dovuta allo sponsor per quanto accaduto.

Possibilità di trattenere solo una parte del saldo

La sentenza del tribunale svizzero prevede anche che la Haas possa trattenere solo una parte dell’intero saldo della sponsorizzazione. Quindi solo una parte dei tredici milioni di dollari pagatole per la stagione. Di conseguenza, la Haas sarebbe costretta a restituire il saldo della sponsorizzazione che superava la data del 4 marzo 2022, giorno in cui l’accordo è stato annullato. La cifra dovuta, stando a diverse indiscrezioni, ammonta a circa nove milioni di dollari. Inoltre, sempre secondo la sentenza, scuderia americana avrebbe dovuto consegnare a Uralkali una delle loro monoposto utilizzate nel 2021.

In un comunicato emesso martedì, Uralkali afferma che la scadenza fissata dal tribunale per il pagamento del denaro è ormai passata, ma senza alcuna azione da parte della Haas. Il comunicato recita: “Purtroppo, né il denaro (più interessi e costi) è stato pagato, né la vettura sono stati consegnati entro la scadenza richiesta“. Nello scritto l’ex sponsor ci ha tenuto a specificare come anche la lettera che lo stesso ha inoltrato alla squadra non abbia mai ricevuto risposta e come, con il passare del tempo, gli interessi aggiuntivi sull’importo assegnato continuino ad aumentare. “Questo conferisce un nuovo significato all’espressione ‘condotta antisportiva” continua l’azienda nel suo comunicato. Per poi concludere quest’ultimo non senza un avvertimento: “Che tutti gli attuali e potenziali sponsor della Haas siano consapevoli del tipo di trattamento che potrebbe attenderli“.