Power Unit 2026, Szafnauer: “Vogliamo mantenere le cose come stanno”

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© McLaren Press Area

Le regole per il 2026 sulla Power Unit sembrano essere state ampiamente accettate dalla Renault. Szafnauer non appoggia alcuna richiesta di adeguamento da parte degli altri team

Nelle ultime settimane si è aperto un dibattito sul regolamento 2026 per le Power Unit e Szafnauer si è espresso al riguardo. Come ricorderemo, i nuovi regolamenti sui motori daranno ampia libertà sulla sperimentazione dei carburanti alternativi e sulla ricerca di batterie e motori elettrici. Il motore termico invece sarà soggetto a stretti vincoli geometrici, ancor più invasivi di quelli attuali. Il regolamento 2026 impone, tra le altre cose, una distanza massima tra le giranti di turbina e compressore, pari a 175 mm. La prossima generazione di power unit vedrà dunque una riduzione delle prestazioni del motore termico.

Il nuovo regolamento mette di fatto al bando l’architettura dello split-turbo. Introdotta per prima da Mercedes e poi ripresa via via dalla concorrenza, la soluzione prevedeva il distanziamento di turbina e compressore, non più concepiti come un blocco unico. Nel 2026 invece i motoristi non potranno più separare turbina e compressore o almeno non con le stesse distanze sfruttate finora.

Szafnauer e la Renault sono ampiamente soddisfatti del nuovo regolamento. Il team principal ha dichiarato di non aver intenzione di appoggiare tentativi di modifica. “Parlando con i ragazzi del powertrain vogliamo mantenere le cose come stanno, ha detto quando Motorsport.com ha chiesto dei motori 2026. Szafnauer ha poi minimizzato il riferimento di Horner alle auto di Frankenstein. “Non siamo ancora arrivati così lontano,” ha detto. “Spero non si tratti di un pacchetto Frankenstein”.

Cosa dobbiamo davvero aspettarci?

Cosa ne pensano i team di ciò? Christian Horner è stato particolarmente esplicito a nome della Red Bull, sostenendo che i piloti dovranno cambiare sui rettilinei e che le squadre dovranno costruire auto “Frankenstein”. Quanto a Vasseur della Ferrari, questi ha dichiarato che il team di Maranello è aperto alla discussione sulle modifiche, aggiungendo che un cambiamento del 5% nella divisione elettrica/ ICE potrebbe fare una grande differenza.

La Red Bull ritiene che, essendo più avanti degli altri team nel suo sviluppo, ha già rilevato le possibili insidie derivanti proprio dal nuovo regolamento per il 2026. Szafnauer è apparso scettico sull’affermazione che la Red Bull è in vantaggio e riconosce che è impossibile sapere quanto gli altri abbiano ottenuto nel loro settore R&D. È una di quelle cose in cui devi avere informazioni perfette per essere in grado di confrontare queste due cose, ha detto. “E non lo faccio. So dove siamo. non so dove siano gli altri”, ha concluso.