Posto di blocco: ti fermano due volte nello stesso mese alla guida della stessa auto: ecco perché scatta la sanzione di 500€

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Guidare l’auto di un’altra persona è un’azione lecita, ma è importante farlo nel rispetto delle norme vigenti

Quanti di noi, almeno una volta nella vita, non hanno guidato l’auto di un amico o di un familiare? È un’azione piuttosto comune, ma che può nascondere delle insidie, soprattutto se si viene fermati più volte dalle forze dell’ordine. Il Codice della Strada italiano, nello specifico l’articolo 94, comma 4-bis, regolamenta l’uso di veicoli intestati ad altre persone. La norma stabilisce che è possibile guidare un’auto non di proprietà, ma pone delle limitazioni nel caso in cui l’utilizzo sia prolungato nel tempo. La sanzione di 500 euro, di cui si parla nel titolo di questo articolo, scatta in una circostanza ben precisa: quando uno stesso conducente viene fermato due volte, nello stesso mese, alla guida dello stesso veicolo intestato ad un’altra persona. Questo scenario fa presumere un utilizzo continuativo del mezzo, che la legge tende a limitare.

La guida di un’auto intestata ad un’altra persona: cosa dice la legge?

La normativa vigente prevede alcune precisazioni riguardo la guida di un’auto intestata ad un’altra persona. Se un’auto viene utilizzata occasionalmente da una persona diversa dall’intestatario, non è necessario apportare alcuna annotazione sul libretto di circolazione. Nel caso in cui un’auto venga utilizzata da una persona non appartenente al nucleo familiare (coniuge, convivente, parenti stretti) per un periodo superiore ai 30 giorni, è obbligatorio annotare tale circostanza sul libretto di circolazione. Questa misura serve a garantire la tracciabilità del veicolo e a facilitare eventuali controlli da parte delle autorità. L’annotazione sul libretto di circolazione è fondamentale nel caso di infrazioni al Codice della Strada. La responsabilità di un sinistro, infatti, ricade sull’intestatario del veicolo, a meno che non sia stata effettuata la comunicazione di utilizzo prolungato da parte di un terzo.

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Cosa fare in caso di multa

È fondamentale rispettare i limiti di velocità e tutte le altre norme del Codice della Strada, anche quando si guida un’auto non di proprietà. Nel caso in cui si riceva una multa di questo tipo, è possibile presentare ricorso al Prefetto, allegando tutta la documentazione utile a dimostrare che l’utilizzo del veicolo non è stato continuativo. Ad esempio, si possono presentare contratti di noleggio, fatture di carburante o altre prove che attestino un uso saltuario del mezzo. Il consiglio se si presta l’auto ad un familiare o ad un amico, è quello di comunicare alle autorità competenti (ad esempio, tramite l’assicurazione) che il veicolo potrebbe essere guidato da altre persone.